Disegni,disegni e disegni...

Disegni,disegni e disegni...
Antonio Saporito “e il disegno creativo a mano libera”

martedì 29 giugno 2010

Città della cura

Anno 1999: disegni per la cittadella della salute.
I disegni che presento, sono schizzi a mano libera, di cui solo il primo è stato realizzato utilizzando una pianta dell'area d'intervento sulla quale sono state disegnate a mano gli elementi di progetto dando a questi tramite il chiaroscuro le volumetrie. La prima tavola rappresenta una vista planivolumetrica, la seconda una vista prospettica a volo di uccello e le ultime due invece, sono una a prospettiva aerea dello spazio centrale interno mentre l'altra è una prospettiva dello spazio centrale vista dall'esterno.
Tecnica utilizzata: matita e pastelli colorati su cartoncino colorato. Dimensioni formato A3.



lunedì 28 giugno 2010

Opera d'arte dedicata a Angelo D'Arrigo



Anno2010: “CONCORSO PER LA REALIZZAZIONE DI UNA SCULTURA DA COLLOCARE IN AREA DI PERTINENZA DELL’AEROSTAZIONE DELL’AEROPORTO CIVILE DI CATANIA”.

TITOLO DELL’OPERA: “LE ALI DI ANGELO”

DESCRIZIONE DEL PROGETTO

L’opera progettata è posta al centro della spazio retrostante la facciata principale della nuova aerostazione che è interamente realizzata in vetro strutturale.
E’ costituita da un’ elemento principale formato da due ali, simboli di questo elemento di ispirazione che è il “volo” e dalle sfide ad esso collegate di un personaggio siciliano, che con le sue imprese a limite delle possibilità umane ha fatto sicuramente una parte di storia dell’aviazione in generale ma soprattutto di questa regione di cui lui era figlio ed in particolare della sua città in cui era nato (Catania).
Un personaggio affascinante che con la sua forza di grande coraggio sfidava la forza della gravità cercando la simbiosi con gli uccelli attraverso le più sofisticate tecniche per giungere a una “metamorfosi” progetto a cui lui credeva e a cui stava lavorando. Angelo D’Arrigo ha voluto dimostrare, partendo dall’ala leonardesca attraverso i suoi disegni originali, l’importanza delle tecnologie di oggi che se fossero appartenuti al grande maestro del cinquecento l’uomo ora sarebbe volato per il cielo da molto tempo.
Il mio approccio al tema è stato immediato, nel momento in cui ho cercato su Angelo D’Arrigo ho avuto l’ispirazione, da qui la scelta immediata di fare omaggio a questo grande uomo.
All’inizio della ricerca, mi sono interrogato sulle varie possibilità che il panorama artistico mette a disposizione per rappresentare la vita di un grande uomo come Angelo. La scelta di non fare una statua rappresentativa anche se da questa sono partito, ma di creare una situazione di presenza apparente giocando sul suo nome (Angelo).
Partendo quindi dal nome Angelo e poi l’angelo, ripercorrendo l’iconografia degli angeli raffigurati nella storia dell’arte attraverso le opere dei grandi maestri sono giunto ad un punto di grande essenzialità per l’interpretazione soprattutto delle ali di Angelo D’arrigo. Tutto verte sul nome dell’angelo dove il riferimento risulta immediato e che si arricchisce sempre più di significati nel momento in cui ci si avvicina a esso e al suo nome.

Il primo elemento è un basamento rettangolare sfalsato su i due lati corti, in acciaio inox satinato, posto a filo marciapiede esistente, che poggia sull’area a quota +5.12, e che rappresenta la vita di Angelo delle sue imprese compiute e ormai coperte dagli strati del tempo dove la faccia superiore del basamento rappresenta il luogo fisico e antropologico di raccolta degli sforzi compiuti da Angelo, e in particolare una sua celebre frase su essa riportata in rilievo, “Il volo sopra il mondo” e che la rimette in gioco nel momento in cui la forza espressiva transita nell’opera secondo un sistema a circuito chiuso rappresentato dallo stesso gesto formale e dalla stesso materiale utilizzato.

Il secondo elemento le “ali di angelo”si sviluppano in verticale, nello spazio soprastante fino ad un’altezza di 5 metri, entrambi di forma geometrica e in acciaio inox lucido a specchio (la sinergia tra ragione e tecnologia che presiede al fare di questo grande uomo), formando un unico gruppo scultoreo dell’opera.

Nello specifico il secondo rappresenta le ali degli angeli e che nel nostro caso quelli di Angelo le sue grandi sfide del volo, ovvero la storia delle sue imprese aviatorie fino a quando lui ci ha lasciato, queste ali uguali ma asimmetriche, espresse in una colonna a sezione quadrangolare in pianta e triangolare in alzato e “l’ala” che si uniscono in un unico corpo “le ali di Angelo”.
L’intera Opera, è rivestita in materiale tecnologicamente avanzato e di grande pregio (acciaio inox) che, applicato ad una creazione artistica, ne esalta la forma e la luminosità, come la qualità e la valenza comunicativa delle grani sfide compiute da Angelo D’Arrigo” che si proiettato verso il domani.

DESCRIZIONE TECNICA E DEI MATERIALI IMPIEGATI

La scultura ideata verrà realizzata per ogni faccia della sua vista da un unico lastrone di acciaio inox Aisi 316. Detto materiale opportunamente lavorato, assemblato e lucidato a specchio avrà un aspetto costante nel tempo tanto da definirlo eterno.

Lo spessore sarà per le parti poggiate di 1 centimetro e per la parte di appoggio ed in elevazione di 1,5 centimetri. Il tutto sarà costruito con scomposizione delle parti in n. 3 particolari che saranno: La base e n. 2 elementi superiori “le ali”.

Le fasi di lavorazione saranno: taglio plasma alta definizione di tutti i componenti, sbavatura e smussatura adeguata allo spessore per una corretta saldatura perimetrale e con inserimento interno di triangoli di giunzione, puntoni e tiranti.
Tutto questo per dare modo alla scultura di potersi dilatare in aria in base alle temperature esterne ed esposizione al sole.
Per l’irraggiamento solare, sarà prevista nella base di appoggio una grigliatura costituita da forature
nascoste in corrispondenza alle due basi e una in uscita alle estremità finali dei due elementi, in modo da creare raffreddamento automatico per passaggio interno di aria (effetto camino).

I tre componenti saranno tra di loro avvitati in modo invisibile creando l’effetto di un unico corpo. Per la resistenza al vento verranno applicati n. 4 barre inox, n. 1 per lato ancorate al suolo oppure verrà realizzato un piedistallo in cemento armato calcolato nel peso con inserimento interno di n. 4 piastre di acciaio filettate e forate sotto la scultura per il collegamento meccanico tra loro, oppure il basamento sarà zavorrato e calcolato dal punto di vista statico.
Antonio Saporito






sabato 26 giugno 2010

Palazzo per uffici


Anno 2008: Schizzi per il progetto di un palazzo per uffici e spazi comuni. Sono due disegni prospettici di cui uno che rappresenta l'inserimento con il paesaggio mentre l'altro, invece, è più ravvicinato e con più dettagli. I disegni sono realizzati con matite e colori a pastello a tratto rapido. Gli schizzi sono delle prospettive, quello ravvicinato individua alcuni particolari delle facciate curve e nastri di rivestimento a forma di spirali dove un lato dell'edificio viene contrastato con il colore del cielo; questo per mettere in risalto lo skyline dell'edificio progettato.
I disegni originali sono nel formato cm.42xcm.29,7.

Progetto per la ristrutturazione di una Sede Bancaria






Anno 2001: schizzi di progetto per l'ideazione di nuovi spazi per la ristrutturazione della Sede Bancaria.
Nella sequenza sono rappresentate le varie idee di progetto: le prime due presentano lo studio di una nuova scala di distribuzione e di rappresentanza. Poi a seguire, l'accesso principale e quello interno da cui si accede al salone principale. Tutti i disegni sono stati realizzati a mano libera su cartoncino colorato con finitura liscia. Tecnica utilizzata: matita morbida (F e B) con pastelli Stabilo acquerellati a tratti incrociati e sfumati sovrapposti in vari tonalità tali da ottenere i materiali desiderati. I disegni sono realizzati con la tecnica della prospettiva centrale di tipo intuitivo con diverse aperture d'angolo visuale.
Le dimensioni originali sono: cm.42xcm.29.7

Nuovo ingresso Auditorium













Anno 2001: disegni per l'ideazione di un nuovo ingresso per un auditorium esistente degli anni '70. Lo studio dell'idea viene affrontato utilizzando una base fotostatica della pianta su supporto di cartoncino colorato. Per la tecnica d''ideazione del progetto sono stati utilizzati colori a pastello acquerellati con l'utilizo di colori acrilici. Per dare l'idea dello spazio, i colori vengono sfumati per dare l'effetto del chiaroscuro, in questo caso l'elemento principale da evidenziare risulta la scalinata con la sua fontana. Nei disegni che seguono, vengono affrontati contemporaneamente al progetto, anche gli aspetti strutturali di massima. Questi disegni, a differenza del primo, sono completamente liberi da schemi, riferimenti di base e spaziano dalle proiezioni sul piano alle viste nello spazio dell'assonometria e prospettiva intuitiva.
Le dimensioni di questi disegni sono: cm.42xcm.29.7

domenica 20 giugno 2010

Appartamenti di lusso

Anno 2010: Questi disegni sono stati fatti interamente a mano libera utilizzando svariate tecniche di disegno fino all'utilizzo del computer. Infatti, sono state applicate e fotomontate immaggini fotografiche e fotoritoccate, nonchè inserimenti di disegni come la penna con le miniature disegnata a parte e inserita successivamente tramite montaggio digitale. Tutto per dare il massimo dell'emozione in poco tempo e soprattutto utilizzando tutto ciò a disposizione senza togliere nulla al disegno.
La tecnica: matita e pastelli colorati con l'utilizzo di colore acrilico per i riflessi e le parti luminose.
Il supporto: cartoncino liscio di colore base giallognolo "camoscio",
Le dimensioni: cm.42,0 per la base e cm.29,7 per l'altezza.






Ristrutturazione residenziale

Anno 2009: schizzi d'ideazione del progetto.
Tecnica libera: matita e pastelli colorati con acrilico per i riflessi di luce. I disegni in questo caso, mettono in evidenza le parti nuove di progetto con l'idea dei materiali di finitura.


Appunti 20.06.2010

Recentemente, un caro amico nonché collega guardando alcuni schizzi che ancora oggi faccio specialmente quando non c’è molto tempo o risorse economiche per dare l’idea di un progetto, apprezzando notevolmente il mio lavoro, mi suggerì di raccogliere l’enorme quantità dei miei disegni accumulatasi durante il percorso lavorativo e non, in un quaderno di disegni. Naturalmente io ero consapevole di esserne in possesso di un tale patrimonio culturale e artistico importante. Devo ringraziare innanzitutto l’arch. Salvatore Spataro, giovanissimo collega che con la sua sensibilità, elemento essenziale per chi come lui inizia a fare l’architettura, mi ha dato questo stimolo. L’idea che si svilupperà in questo blog, sarà principalmente quella di catalogare tutti i miei disegni fatti nel corso di vent’anni attraverso date e riferimenti generali dei progetti, seguendo un percorso non ancora esattamente definito. I disegni, saranno inseriti senza una logica precisa anche perché io vorrei in questo modo, riuscire a parlare solo del disegno e non dei contenuti architettonici e stilistici a cui faranno riferimento. Per me è importante sottolineare l’aspetto fondamentale del disegno come mezzo di comunicazione e d’immagine che lo stesso rappresenta. Attraverso il disegno, si possono trovare le emozioni e gli stati d’animo che anno portato a quei risultati grafici. Prima di affrontare ogni tipo di approfondimento sul mio lavoro, devo dire alcune cose che hanno reso possibile questa produzione: i miei disegni sono fatti con grande velocità, dove tutto risiede nella mente che, attraverso la mano fa nascere il disegno e che si sviluppa man mano che si aggiungono tutti gli elementi che appartengono a un progetto. I miei disegni non sono assolutamente tratti dal vero, ma piuttosto il risultato di tanti elementi che di volta in volta si selezionano nella mente alla ricerca di soluzioni funzionali e compositive, armonie e novità progettuali. Il mio disegno si presenta o in forma di schizzo semplice oppure in modo più dettagliato con più elementi del progetto in questione. E’ rapido, è riesce sempre a dare a chi lo guarda, l’idea di ciò che si vuole fare per passare poi allo studio del progetto in tutte le sue specialità di approfondimento.
Mi prometto di ritornare sull’argomento nei prossimi post per parlare non solo di tecnica del disegno, ma anche di quell’anima nascosta che racconta emozioni e stati dell’Io inteso come persona.

sabato 19 giugno 2010

Progetto per un edificio industriale

Sequenza di schizzi e disegni particolareggiati, realizzati con matite e colori a pastello su supporto cartaceo.




Anno 2ooo: disegni prospettici realizzati manualmente con le tecniche tradizionali della prospettiva accidentale. In questi lavori esiste uno schema di base a filo di ferro di riferimento geometrico sulla quale successivamente sono stati completati i disegni manualmente con le varie tecniche di applicazione: china nera per il disegno inizialmente e successivamente a colori pastello a tratti acquerellati.
Il disegno a china è caratterizzato da un tratto rapido e forma tratti più o meno ravvicinati per il disegno, mentre nelle varie direzioni o incrociati per dare l'effetto chiaroscuro.
Dimesioni del disegno: cm.60xcm.80; supporto carta pergamena.

domenica 13 giugno 2010

Fontana Monumentale



Anno 2002: fontana monumentale.
Disegno d'ideazione della fontana monumentale, di progetto e di particolari costruttivi.

Tecnica adottata: matita per la base del disegno e matite colorate per l'identificazione dei materiali e dell'aspetto spaziale e compositivo del manufatto.

sabato 12 giugno 2010

Ampliamento casa al mare

Anno 2007: schizzi prospettici per l'ampliamento di una casa al mare. Una vista frontale e una tergale per dare al committente l'idea. Il disegno prospettico è intuitivo, e contiene tutte quelle informazioni di carattere architettonico e tecnico prima che artistico.
La tecnica utilizzata: matite a diversa gradazione e matite colorate "Stabilo" (che io preferisco), su supporto cartaceo.

mercoledì 9 giugno 2010

Disegni di Progetto












I disegni tecnici che seguiranno, sono realizzati manualmente al tecnigrafo e l'inchiostro utilizzato, è stato diluito e mescolato con il colore seppia su carta pergamena.
Dimensioni max: cm.110xcm.80.

Disegni di studio dell'impianto planimetrico e delle facciate del parcheggio multipiani.

Disegni per lo studio delle sezioni trasversali della galleria commerciale e la galleria dei treni. Gli studi mettono in evidenza il rapporto tra costruito e la natura presente su un lato della scarpata.
I disegni sono stati realizzati a mano e in parte con squadre a tecnica mista: china e matite colorate

Schizzi di studio per l'ideazione della rampa doppia elicoedale di accesso al parcheggio multipiani con la stazione dei treni metropolitani. Lo studio compositivo riguarda oltre che la rampa, anche il volume cubico del parcheggio e a seguire la galleria commerciale con la copertura in acciao e in vetro e i giardini all'italiana.
Tecnica mista: matite colorate su supporto di carta pergamena montati su foglio di dimensioni cm.110xcm.80