Disegni,disegni e disegni...

Disegni,disegni e disegni...
Antonio Saporito “e il disegno creativo a mano libera”

domenica 27 marzo 2011

Atene un punto di partenza

Atene un punto di partenza. l’acropoli di Atene con il suo Partenone, è stato per me, un momento indimenticabile sia dal punto di vista emotivo che culturale. Dal post pubblicato “I miei Maestri”, parlavo di questo viaggio in Grecia e in particolare riferendomi al disegno, ad acquerelli fatti in quella occasione. Alcuni di questi disegni sono stati donati ad amici, altri li ho ritrovati nel mio archivio che oggi voglio presentare e raccontare. Uno di questi schizzi è stato fatto sul posto davanti al Partenone esattamente il 15 Agosto del 1989. Era una giornata caldissima, ero arrivato sull’Acropoli di Atene in compagnia di Rosanna che diventerà mia moglie esattamente due anni dopo, il 7 Aprile del 91’ e da questa unione sono nati i miei due figli, Diletta e Armando, sicuramente i più bei progetti della mia vita. Il materiale per disegnare, blocco per ACQUARELLO 24x32 con le mine giganti dei colori primari completo di porta mine per acquerello li avevo portati con me da Firenze e devo dire che questi sono stati gli accessori, da non dimenticare assolutamente per questo viaggio particolare. Ero come in estasi, non riuscivo a stabilire e decidere le tecniche canoniche da adottare per fissare quella meraviglia sul foglio e quindi mi sono lasciato trascinare dall’istinto di quel momento. Infatti, lo schizzo che vedete ha una base non logica, il disegno viene iniziato con un colore vivace “tipo” fucsia, mentre il colore nero servì a mettere in rilievo la composizione, sullo sfondo il cielo infuocato di Atene. Schizzi veloci come impressioni della mente da portarsi come esperienza vissuta. La sera in albergo a causa di quella lunga esposizione al sole, mi venne un’insolazione che mai dimenticherò soprattutto per le cure di Rosanna che mi ha vegliato tutta la notte. Il disegno del braciere in bronzo con i particolari disegnati dei manici è stato realizzato all’interno del Museo Archeologico nazionale di Atene. Il disegno, in questo caso, mi servì per riportare gli elementi per me più importanti della composizione, in modo da avere, oltre al ricordo dell’immagine nella mente, anche le descrizioni in termini di disegno come fossero appunti scritti. Il 18 Agosto, andammo a Mykonos per un meritato riposo dove trovai il tempo di dedicare uno degli ultimi fogli da disegno rimasti per la vista del panorama dalla terrazza dove alloggiavamo. In questo disegno acquerellato, ci sono tutti gli elementi caratteristici dell’isola, la natura con il mare, le forme semplici delle costruzioni, i colori primari che si mescolano per creare atmosfere e poi questi triangoli che, impressi nella balaustra mi porto ancora con me.

sabato 19 marzo 2011

GLI ARCHITETTI MIEI MAESTRI




Anno 1996: sgabelli e sedie trasfomabili per introdurre i miei maestri a cui mi sento più vicino.


Ci sono maestri che noi oggi chiamiamo architetti e che hanno realizzato opere straordinarie in tutto il mondo, come l’acropoli di Atene con il suo Partenone, per citarne una per tutte.
Io personalmente mi considero un architetto che è stato coinvolto da questa professione da una forte vocazione che si è manifestata inizialmente come una forma puramente artistica e creativa.
Con gli studi artistici e della storia dell’arte, tutto diventava sempre più chiaro e interessante. Attraverso lo studio dell’arte e dell’architettura, il mio bagaglio culturale si è arricchito sempre di più ed è andato ad alimentare la mia mente come un carburante per andare avanti e scoprire nuove frontiere.
Sicuramente, l’arte Greca, con le sue testimonianze è stata fondamentale nel mio percorso artistico e non solo. Ricordo ancora oggi la sensazione che provai davanti all’acropoli di Atene sotto il sole di agosto nel 89’, con il blocco di disegno pronto a cogliere e fissare tramite acquerello le sensazioni che provavo e notare la differenza nell’essere lì fisicamente.
Ogni periodo della storia dell’arte e dell’architettura, porta il suo contributo all’evoluzione che ha avuto origine con l’arte Greca come momento di riferimento storico di massimo splendore.
Percorrendo la storia, troviamo un’altra tappa importantissima che è il Rinascimento come altro momento di grande elevazione. Nei secoli, successivamente troviamo la volontà di creare nuove esperienze nel campo architettonico e artistico che sfociano nei vari periodi, dal manierismo al barocco e così via.


Le Corbusier

Lo studio dell’arte e dell’architettura moderna mi ha fatto rivivere l’emozione che avevo provato con gli studi classici a cui ero molto legato. Mi rendevo conto che con l’arte moderna e l’architettura , incominciava un nuovo rinascimento che mi ha portato a conoscere attraverso le loro Opere i Grandi Maestri come Le Corbusier in primis e naturalmente gli artisti precedenti che hanno contribuito a questa rinascita.




Solo per citarne alcuni come Alvar Aalto, l’elenco sarebbe lungo ma questi sono quelli a cui sono più legato. La mia vera storia legata ai miei maestri comincia con Luis I. Kakn 1901/1970. Mi avvicinai alla sua Opera durante il periodo di studi universitari. Rimasi affascinato dal suo lavoro che spazia su tutti i campi dell’architettura e del design. Mi trovavo a Roma per gli studi, dove passavo molto tempo a studiare i resti dell’antica Roma, tramite continui disegni che facevo sul posto per comprendere meglio gli spazi architettonici del passato, che consideravo necessari e indispensabili per il mio futuro lavoro. Lo stesso Kahn, ancora prima di conoscere la sua Opera, aveva ritenuto necessario questo passaggio.


Alvar Aalto


Come dire con discrezione, vi erano tra noi, molte cose che ci accomunavano. Ricordo che preparai un esame di composizione architettonica ispirandomi alla sua Opera.



Luis I. Kakn





Tadao Ando

Tadao Ando, rappresenta il maestro naturale dopo avere conosciuto l’Opera di Luis I. Kahn, io ancora studente, rimasi colpito dal lavoro in atto di Ando, architetto giapponese.
Quello che per Kakn era stato solo l’inizio dell’essenza, per Tadao Ando invece era l’essenza.
Incominciai a studiare a fondo i suoi progetti di case unifamiliari in particolare e quelli per la collettività.
Inevitabilmente, Ando divenne il mio riferimento per la mia tesi di laurea in Architettura dove cominciai a sperimentare la possibilità di lavorare con grandi luci strutturali cercando di conservare l’essenza del silenzio nell’Opera architettonica.




Sempre in quegli anni, conobbi anche l’Opera dell’architetto Ticinese Mario Botta.
Anche lui, sicuramente attraverso il suo lavoro, fatto di grande attenzione soprattutto per l’uso nuovo del mattone e dei blocchi in cemento, ha rappresentato per me un passaggio importante.



Mario Botta





Zaha Hadid


Con l’inizio della professione, incontrai nella lista dei partecipanti al concorso per l’Opera House di Cardiff nel Galles, l’architetto Zaha Hadid, la quale risulterà vincitrice del concorso. Lei non era ancora molto conosciuta e io rimasi interessato tanto da conoscere meglio il suo lavoro. Lo stesso Bruno Zevi anticipava il successo di questo architetto anglo iracheno nella collana Universale di Architettura, “Gli Architetti” in Eleganze dissonanti.



Non per ultimi, il grande Maestro Charles R. Mackintosh e ...

Charles R. Mackintosh




... il mio affezionato Carlo Scarpa di cui dicono somigliare molto i miei schizzi.

Carlo Scarpa






Nato Frascà


Una parte fondamentale della mia più recente ricerca, la devo all’aver conosciuto personalmente l'Opera del Grande Maestro Nato Frascà.



Questi sono i miei principali Maestri a cui mi sono ispirato e che a loro volta gli stessi, si sono ispirati tra loro per il mio stesso motivo.

giovedì 17 marzo 2011

domenica 13 marzo 2011

Interni d'autore

Dal post pubblicato sul Blog di venerdì 3 Dicembre 2010 dal titolo, Interni d’autore, in cui presentavo l’inizio di un mio recente lavoro di ideazione per una ristrutturazione funzionale, con la ridistribuzione degli spazi interni, nonché per la creazione di nuovi concetti sull’arredamento, incominciando dall’ingresso che dall’atrio ci porta a scoprire la nuova residenza.
Nella pubblicazione precedente, si parlava di più di una soluzione presentata alla committenza per valutarle e fare le loro considerazioni. Oggi, dopo avere raccolto le loro definitive richieste e modifiche, sono state rielaborati dei nuovi schizzi per cominciare a dare corpo al lavoro da realizzare. Ancora una volta, disegni creati a mano libera che rappresentano la sintesi di studi effettuati per valutare al meglio i vari spazi interni, soprattutto schizzi spaziali a matita che entrano all’interno del progetto per avere continue verifiche a tuttotondo. A volte, può succedere che la mano prende il sopravvento e ci si spinge a disegnare mobili e complementi di arredo, fino a pensare anche agli accessori, le lampade, ma anche le stesse posate per mangiare, come se tutto dovesse necessariamente essere fatto per quel luogo e per quelle persone.
La nuova planimetria disegnata a mano libera, rappresenta la versione scelta che servirà a voi, per individuare gli schizzi prospettici disegnati rigorosamente a mano e di getto.
Il primo schizzo riguarda l’idea del nuovo ingresso all’abitazione; il secondo invece la nuova stanza diventata d’ingresso, con la creazione di un guardaroba; il terzo schizzo prospettico invece, rappresenta il nuovo spazio giorno con la creazione di ampie aree sospese che destrutturano lo spazio circostante e che, si ancorano ai nuovi elementi attrezzati in planimetria.


Voglio fare un ringraziamento a voi tutti, in particolare a quelli che mi seguono fin dall’apertura del mio Blog di disegno che devo dire con grandissimo piacere, siete numerosi.
Io, come ho già avuto modo di spiegare, l’idea del Blog è nata dal fatto che amo tantissimo disegnare e che trovandomi uno archivio digitale di una vita, mi sono chiesto, perché non divulgarlo, in modo tale da mettere a disposizione il mio lavoro, che nel mio caso particolare di architetto e designer, si arricchisce attraverso il mio bagaglio culturale che è legato a queste professioni, ragion per cui, ciò mi serve, per ribadire che tutto il mio lavoro passa attraverso il disegno. Oggi, venendo a mancare sempre più spesso nelle pubblicazioni il disegno come parte fondamentale che ci permette di arrivare a creare un progetto, ci dovrebbe fare riflettere e capire, se tutti i progetti che noi vediamo presentati come immagini virtuali siano veri.
Scrivetemi! se volete che oltre ai disegni che continuerò a pubblicare, posso aggiungere ulteriori informazioni sul mio percorso professionale, i maestri che in qualche modo mi hanno influenzato, riferimenti alla storia dell’arte e dell’architettura, il mio percorso di maestro d’arte, prima che architetto e altro, ciò per arricchire per me e per voi il Blog di disegno.

mercoledì 9 marzo 2011

Disegno: Opere All'aperto





Disegno a tecnica mista con acquerello su carta bianca in formato A3, realizzato nel 2003 per l'ideazione di un'Opera d'arte da installare all'aperto di uno spazio pubblico per la città di Praia a Mare (Cs), dal titolo: Quello che resta delle vele.
Nello schizzo sono evidenziati gli elementi principali del progetto e l'essenzialità geometrica, frutto di una destrutturazione di una composizione di base, trattata come una scultura che affiora dal blocco, per lasciare solo le parti più belle della composizione tali da definirsi geniali.
I colori, evidenziano i materiali e creano l'atmosfera mediterranea, con il bianco della materia, la luce, il mare che attraverso l'Opera, tutto si muove.

martedì 8 marzo 2011

Disegni di POSATE PER LA TAVOLA

Sono del 97'
Gili schizzi per una linea di posate per la tavola in lega argentata per la casa di ARGERNTERIA CASSETTI DI FIRENZE. Gli schizzi per l'ideazione di queste posate rappresentano chiaramente gli inizi di un percorso creativo che negli anni successivi diventa oggetto di approfondimento sia nell'abito del DESIGN, che in quello dellìarchitettura. Un viaggio alla scoperta di nuovi spazi misteriosi e angolature diversi da quelli che comunemente percepiamo. Il disegno ancora una volta compagno inseparabile di viaggio attraverso il quale si riesce sempre a spiegare e dare un'emozione.

domenica 6 marzo 2011

Schizzi prospettici tratti da immagine fotografica

Gli schizzi che presento sono stati realizzati nel 2009, gli stessi, anno come base l'immagine fotografica. In particolare, attraverso questa tecnica di sovrapposizione tra la foto e il foglio da disegno, abbiamo gli elementi principali di riferimento prospettico dello spazio da rappresentare. Questo metodo risulta pratico, quando vogliamo avere un giusto riscontro con l'immagine reale senza aberrazioni e quando il tempo a disposizione è poco. Comunque, quando si è sufficientemente allenati e padroni del disegno, anche in questo caso i risultati che si ottengono, sono molto gradevoli e da considerare dei veri e propri disegni. Il procedimento è quello di cogliere come prima fase le line di contorno in modo sicuro e veloce, poi successivamente individuare le aree di chiaroscuro e successivamente a liberare il foglio di disegno dalla foto e procedere con la colorazione.

giovedì 3 marzo 2011

Un'idea per un Museo di Arte Contemporanea in Calabria

Estate 96' 97',
Ricordo ancora quel giorno in cui mi venne chiesto di creare un'opera da realizzare in un formato cartolina cm.10xcm.15, da donare al Museo di Praia a Mare per far parte della collezione permanente delle cartoline d'Autore.
Mi scuso per la scarsa risoluzione del disegno, frutto di una scansione tratta dal catalogo della mostra. Mi prometto quanto prima di riprodurre una versione più definita dell'opera. La storia di questa cartolina è particolare e insolita. Infatti, ricordo che mi trovavo in vacanza e per realizzare questo lavoro utilizzai un coperchio di scatola di cartone per le scarpe, per i colori una confezione elementare di numero sei matite che sono state sufficienti a creare la mia idea di Museo per la città di Praia.
Il progetto risulta chiaro già nell'idea zenitale rappresentata nella parte alta, dove all'interno di un'area circolare e centrale s'incuneano le due ali di edifici pensati per accogliere le due gallerie principali del Museo. Elementi a sciabola in pianta rappresentano gli spazi di collegamento e i servizi.
In basso, nello schizzo prospettico i due edifici che si aprono e si proiettano nello spazio circostante a tratti sospesi nel vuoto quasi a contenere l'onda centrale in vetro e acciaio che contiene l'ingresso principale al Museo. Tutta l'opera è avvolta da una luce, di una bellissima notte d'estate.

martedì 1 marzo 2011

Disegni per una sedia curvilinea



"YOUNG &DESIGN 96"

Progetto segnalato.

Disegni di ideazione e studio dei particolari costruttivi della versione in legno di balsa curvato e rappresentato nell'immagine fotografica del modello. Il disegno tecnico è realizzato a mano tramite gli strumenti tradizionali del disegno. Particolare attenzione è stata fatta nella rappresentazione del disegno, dove vengono integrate le diverse viste ortogonali di proiezione. Il disegno inoltre, si arricchisce tramite l'uso dei pastelli colorati che sviluppano le tecniche del chiaroscuro e danno un'indicazione dei vari materiali impiegati. I disegni dei particolari sono stati eseguiti in scala al vero (1:1).