Disegni,disegni e disegni...

Disegni,disegni e disegni...
Antonio Saporito “e il disegno creativo a mano libera”

lunedì 31 ottobre 2011

“Supermercato senza confini” di Despar

Al via il concorso internazionale di design “Supermercato senza confini” al quale possono partecipare tutti, dove i migliori progetti vinceranno premi fino ad un importo di € 7250. Inoltre, i design e le idee vincenti parteciperanno al processo di realizzazione del nuovo Eurospar a Vipiteno in provincia di Bolzano.

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lunedì 24 ottobre 2011

"Schizzo prospettico intuitivo"




"Schizzo prospettico intuitivo",
tre parole per definire un risultato che merita un approfondimento sotto vari aspetti, sia dal punto di vista tecnico progettuale che quello artistico. Infatti, l’aspetto tecnico progettuale, per me, significa per esempio, dover decidere la vista prospettica immaginandosi dentro lo spazio per cercare di capire prima di tutto quale è il lato o i lati che offrono maggiore interesse, anche in funzione delle parti progettate per capirne soprattutto la differenza tra il vecchio e il nuovo progetto. Poi, un altro elemento importante è senza dubbio l’angolo di visuale che a seconda della apertura ci consente di vedere anche oltre l’occhio come se si avesse il grand’angolo di un apparecchio fotografico. Questo elemento ci serve per esaltare lo spazio in modo da creare una serie di bilanciamenti compositivi soprattutto quando questi sono già presenti nel progetto. Mi riferisco in modo particolare al controsoffitto a pianta romboidale e ai pieni e vuoti siano essi fatti di luce che di ombre. La parte artistica sicuramente è quella che, alla fine, domina sulla tecnica in quanto, la tensione che si crea tra la visione dell’idea del progetto e la conoscenza della tecnica di rappresentazione compreso l’aspetto artistico, fanno sì che, ogni gesto che si compie, risulta chiaro e preciso in ogni sua parte, allo scopo di creare un’immagine di bellezza e armonia. Potrei aggiungere senza esagerare, di creare l’illusione di essere in luoghi spazialmente perfetti, dove convivono armonie e dissonanze in un giusto contrapporsi di forze e forme apparentemente casuali. La scelta di lavorare con il colore bianco e nero è stata quella che più di tutto rende l’idea dei volume e della luce.
Il formato del disegno è in A3 con tecnica del pastello senza l’uso della matita di base.

domenica 16 ottobre 2011

Disegno tecnico "fatto a mano"

Il disegno tecnico fatto a mano ha sempre avuto il suo fascino, soprattutto quando questo diventa sempre più raro. Un disegno esecutivo in forma digitale ti obbliga a riportare informazioni sempre più precisi e puntuali e questo grazie anche al copia e incolla tanto che, spesso accade di riportare informazione inutili senza una logica costruttiva del progetto fatta con le altre figure professionali. Con il disegno a mano tutte queste pretese non ci sono anche perché le informazioni spesso sono raccontate su un foglio di formato A3, dove vengono sviluppati e analizzati tutti gli aspetti principali del progetto. Le rappresentazioni che entrano in gioco vanno dal disegno sul piano attraverso le piante, i prospetti e le sezioni, per spaziare nei disegni assonometrici che sono quelli che in particolare ci aiutano di più nella lettura del progetto. Non mancano i particolari e i dettagli che a volte arrivano a parlare nella scala grafica, uno a uno. Attraverso il disegno a mano, il progetto diventa più interessante perché ci aiuta a chiarire aspetti più o meno nascosti del progetto. Io penso che il computer ci deve solo aiutare nel nostro lavoro perché noi lavoriamo per vivere non per morire.

martedì 11 ottobre 2011

Disegni per il mio timbro artistico





Studio per la creazione del mio timbro artistico da utilizzare come marchio per la autenticità dei disegni e creazioni di vario genere.
Dopo alcune prove grafiche ho pensato che forse era opportuno partire dalla mia firma che nel tempo si è sempre più caratterizzata in modo del tutto autonomo e spontaneo, sia in corsivo come firma identificativa e legale, sia sui disegni che nei quadri. Devo dire, malgrado tutto, che all’inizio non firmavo i lavori che realizzavo per altri, perché sottovalutati da considerarli puro lavoro dozzinale. Fortunatamente con il tempo gli “amici” mi hanno spronato affinché io firmassi ogni mia creazione, forse questo è il motivo per cui mi è sembrato giusto disegnare il mio timbro utilizzando le stesse mie iniziali, così come li ho sempre fatte. Analizzandole più da vicino sempre tramite il disegno a mano, ho visto che le lettere avevano evidentemente già subito seppur inconsciamente un loro processo grafico e geometrico. E’ bastato fare alcuni passaggi per fonderle e così è stato. Presto farò un disegno digitale per realizzare il mio timbro.


domenica 2 ottobre 2011

Disegni dedicati alla tradizione calabrese



















Questi disegni trovano spunto nella cultura e nelle abitudini della civiltà contadina; nella storia delle tradizioni della mia regione d’origine “la Calabria”. I disegni fanno parte della raccolta di schizzi realizzati questa estate 2011. Parlare del disegno, per me, rappresenta l’occasione per dire cose riguardo le tecniche, i modi, le sensazioni che sono all’origine del disegno e dopo. Il tema affrontato, molto liberamente, è stato quello di pensare e immaginare una figura femminile, ispirata alle donne tipiche della tradizione calabrese, che io ricordo dall’infanzia quando non vi erano tutte le comodità di oggi. Infatti, le case all’ora non avevano l’acqua e quindi tutti dovevano recarsi in fontanelle comuni, dislocate nelle piazze e piazzette del paese, se non addirittura fuori il centro abitato, presso sorgenti e lavatoi. Per fare tali approvvigionamenti , le donne, in particolare, erano addette a questo servizio che con caratteristici recipienti in terrecotte (giarrotte), portavano in testa con l’ausilio di una corona in tessuto (crona). L’abbigliamento sobrio, un grande foulard di colore scuro (u maccaturo), copriva il capo e ne avvolgeva in parte il corpo. Una figura slanciata e lineare si presentava ai miei occhi che faceva tutt’uno con il recipiente sopra la testa. Le più brave erano veramente delle equilibriste, riuscivano infatti a tenere la stessa sopra la testa in perfetto equilibrio, libera dalle mani in perfetta eleganza e armonia. Così ho pensato di fare dei bozzetti cercando di individuare, attraverso queste caratteristiche, un’immagine stilizzata, attraverso varie prove di linea, utilizzando curve e rette, per studiarne i comportamenti compositivi della figura. Il disegno diventa complice dei miei ricordi, come il mezzo con cui si riesce a scavare e ragionare, per arrivare a creare, nel senso di scoprire nuove immagini, in questo caso fatti di oggetti o altro. Ci sono dettagli che ho voluto inserire, in quanto importanti per i segni e i processi legati allo studio, come per esempio la testa, il recipiente o l’articolazione delle componenti umane e il vestito. Questi disegni sono stati realizzati tramite l’utilizzo di due tonalità di colore e sfumature.