Disegni,disegni e disegni...

Disegni,disegni e disegni...
Antonio Saporito “e il disegno creativo a mano libera”

domenica 23 settembre 2012

Disegni realizzati con le matite colorate “STABILO Original”



Disegni realizzati con le matite colorate “STABILO Original”, per un padiglione temporaneo a Firenze. Per realizzare questi bozzetti, rispettivamente nelle due viste prospettiche richieste, sono state utilizzate come sempre, le ormai affezionate matite colorate della STABILO Original, un prodotto che io personalmente ho scelto di usare fin da quando ero studente della scuola d’arte. Con poche risorse economiche, dovevo necessariamente trovare un giusto compromesso tra la qualità e il costo. Alla fine della mia ricerca, presi la decisione di adoperare sia per lo studio che per le mie creazioni, le sopradette matite che oggi volendone spiegare le caratteristiche che sono sinonimo di qualità, e delle sensazioni che si provano si oltrepassa ogni comune significato. Innanzitutto, devo dire che la struttura di una matita della Stabilo più in generale è fatta con prodotti di altissima qualità e affidabilità, questa, la troviamo nella leggerezza dell’oggetto, nella materia che costituisce l’involucro della struttura che è importante per la conservazione della pasta di colore interno che deve custodire. Piacevole temperarle e appuntirle, grazie alla loro compattezza ed equilibrio di masse che non temono le variazioni climatiche esterne. L’impugnatura, l’estetica e le note informative riportate all’esterno del prodotto per la loro identificazione sono complete. Ma, il vero motivo della mia scelta, va ricercato nel cuore stesso di essa. La prestazione che offre è massima; più e inteso il rapporto che si instaura con l’utente, maggiore sarà il risultato ottenuto. Una vero mezzo di trasporto che ci dà la possibilità di diventare sempre più bravi attraverso il giusto equilibrio e armonia, la definirei un “dosatore di sensazioni” che attraverso le modalità d’uso conferisce al disegno ciò che noi vogliamo rappresentare. Sui modi di utilizzazione, per ottenere i diversi risultati di linee e coloriture, le matite Stabilo sono a mio giudizio tra le più aprofessionali. Una linea non è mai la stessa, essa dipende da tanti fattori che sono legati per esempio allo spessore, alla profondità del colore, o a livello della sua posizione spaziale ecc. La superficie invece, risulta legata ad altre condizioni che vanno da quelle già dette per la linea, alla successione e combinazione di essa. Nella grafica digitale, tutte queste condizioni non esistono proprio perché parliamo di risultati non originali. Infatti, quando disegniamo manualmente, dobbiamo sapere che per esempio, una traccia di colore su un foglio di carta, rappresenta un passaggio, un’impronta indelebile a cui non si può rimediare, proprio perché è un’originale. Quindi, quando si utilizzano le matite colorate e importante preventivamente, stabilire i ruoli dei vari colori e delle linee in funzione soprattutto anche della luce, oltre che della composizione che vogliamo rappresentare.

mercoledì 12 settembre 2012

Il Disegno in prospettiva




Il Disegno prospettico.

La rappresentazione prospettica attraverso il disegno manuale rispetto a un render diventa molto più interessante per una serie di motivi, uno tra i più importanti è il tempo. Può sembrare strano, ma in questo caso la manualità si prende una rivincita sulla macchina, dimostrando nella pratica che entrambe le soluzioni sono valide se sono bilanciate. Esaminando il disegno in prospettiva, trascurandone il soggetto che in questo caso ho prestato la mia mano per rappresentare un lavoro che attraverso il riciclo dei materiali di risulta dalle vecchie ristrutturazioni di immobili di pregio, le porte, gli scaffali di vecchie botteghe e tanto altro ancora, sono esse, rimescolate con sapienza per ridare vita a nuove soluzioni di arredamento sia di interni che di nuove attività commerciali.
La scelta del punto di vista della prospettiva, l’angolo visuale, l’altezza e la distanza, sono importantissimi, anche perché il disegno è uno solo e non possiamo permetterci di sbagliare. Non abbiamo il tempo per dedicarci alla modellazione o alla scelta dei materiali e dei colori nonché l’illuminazione, come invece avviene normalmente per un render foto-realistico. In questo caso, tutto ruota attorno a un disegno. Il disegno, a mio parere dimenticato, meriterebbe un suo importante spazio con gli studi informatici e soprattutto nelle scuole.
Per impostare una vista del disegno da realizzare, bisogna tuffarsi all’interno dello spazio da rappresentare e scrutarne attorno per trovare la vista giusta attraverso l’immaginazione e l’aiuto se necessario del computer per individuare i volumi principali costruiti a fil di ferro in prospettiva per bloccare la vista in tempo reale, sulla quale successivamente si interviene con il disegno e le tecniche manuali di rappresentazione e colorazione. Il disegno finale servirà a dare un’idea forte e precisa di ciò che sarà realizzato veramente, tutto in tempi rapidi.

domenica 9 settembre 2012

Disegni per fotomontaggio







Il fotoinserimento che oggi viene spesso richiesto dai vari enti e in modo particolare dalle Soprintendenze, è costituito per la maggior parte dai render, (immagini virtuali del modello di proggetto con i materiali iper-realistici inserito all’interno di una fotografia del luogo oggetto d’intervento). I tempi cambiano e tutto necessariamente deve adeguarsi, in moltissimi casi trovo necessario elaborare dei render per valutarne l’impatto, soprattutto se parliamo di interventi a grande scala che hanno un forte impatto sul terriAggiungi immaginetorio. Ma, in tantissimi casi invece, questa operazione a mio giudizio potrebbe essere chiarita con il disegno a mano con schizzi prospettici che sarebbero sufficienti a capire a livello di massima le intenzione del progettista. Questo naturalmente richiede-rebbe da parte degli enti competenti una maggiore preparazione professionale che oggi purtroppo è sempre meno presente. Il render, sicuramente, rappresenta un’arma a doppio taglio, da una parte c’è l’effetto emozionale come avviene nei più piccoli. In questi casi, bisognerebbe essere ancora più se-veri nella valutazione, anche perché essi sono presentati in forma definitiva. Questo argomento è molto spinoso e andrebbe discusso in modo molto più ampio. Io personalmente vorrei limitarmi a presentare alcuni disegni fatti per la proprietà che dovevano servire a capire immediatamente l’idea che in questo caso è stata sufficiente anche per la Soprintendenza. Comunque, per quanto riguarda il procedimento tecnico, i passaggi sono molto simili come per i fotomontaggi realizzati con i render.

giovedì 6 settembre 2012

"La Tavolozza" Ristorante panoramico-Disegni




Descrizione del Progetto:
“La Tavolozza” ristorante panoramico – è il progetto di un padiglione di acciaio, legno e vetro, pensato per ospitare un ristorante itinerante di alto profilo, nato da una intuizione artistica. Gli schizzi prospettici presentano immagini sugge-stive del nuovo spazio a 360 gradi sulla città, divenendo essa stessa una veranda panoramica verso le colline circostanti.
Intorno al volume centrale, un discreto open space e la distri-buzione di tavoli trasformabili in aree live e di relax.
“La Tavolozza”, è un volume completo nell’aspetto funzionale e architettonico, in armonia con il paesaggio. I materiali ipotizzati sono altamente innovativi, tecnologici ed ecosostenibili. La grande leggerezza del padiglione è sottolineata dalla copertura in legno e acciaio, rivestita esternamente in rame e forata con lucearnari di forma circolare e vetri colorati che ne sottolineano l’idea della tavolozza pittorica. Nel volume centrale ci sono i servizi del ristorante e la cucina, il tetto è inclinato sulla sua diagonale. In generale, la struttura portante del manufatto è caratterizzata dall’idea di levità e pulizia formale.














sabato 1 settembre 2012

Disegni per edifici industriali


















“Disegni per edificio industriale”

Disegni prospettici per la presentazione dell’idea iniziale del progetto, solo schizzi disegnati dalle diverse angolazioni. Una disegno prospettico serve dunque, per inquadrare tutto il progetto all’interno dell’area di proprietà con all’esterno gli spazi di manovra, il grande volume della produzione industriale e il ponte di collegamento con gli uffici di rappresentanza, con la grande reception e la serra, lo scalone e la balaustra in vetro. Tutti i disegni prospettici sono di tipo intuitivo con punti di vista centrali interni ed esterni, accidentali a volo di uccello, generali o ravvicinati da più angolazioni.