Disegni,disegni e disegni...

Disegni,disegni e disegni...
Antonio Saporito “e il disegno creativo a mano libera”

giovedì 29 novembre 2012

Il disegno a penna fine di colore nero.







“Il disegno a penna fine di colore nero come schizzo di un’idea”

Questo disegno dovrebbe aiutarci a capire l’importanza che può avere un segno o un’insieme di segni tra di loro molto vicini. Infatti, guardando in modo ravvicinato un disegno o uno schizzo, possiamo entrare all’interno di un mondo completamente nuovo rispetto a ciò che normalmente vediamo. Possiamo scoprire, per esempio attraverso le vibrazioni delle linee, le tensioni che le attraversano e le varie intensità che percorrono l’idea di ciò che si sta disegnando e creando. All’interno di ogni traccia o gesto possiamo capire se siamo soddisfatti dei risultati che stiamo per ottenere. Tutto diventa bello e interessante, dall’idea che stiamo cercando di vedere e alla materializzazione sul foglio attraverso la magia del disegno. Mi piace affermare che oltre all’idea che passa dalla creatività c’e anche l’aspetto del disegno che diventa un elemento di unione tra noi che facciamo l’azione e le cose che andiamo a creare.

Disegno creato durante il tempo che impiego per tornare a casa in treno dall’ufficio per la pausa pranzo che dura 12minuti.

domenica 25 novembre 2012

Lo schizzo in architettura

Come viene spiegato in generale lo schizzo è un disegno che viene fatto di norma a mano libera e io aggiungerei, solamente a mano libera. Poi, troviamo anche le spiegazioni relative all’esecuzione e quindi agli strumenti e ai supporti con le rispettive tecniche che vengono utilizzate. Il disegno espresso sottoforma di schizzo viene utilizzato per rappresentare finalità molto diverse fra loro. Queste, vanno dal disegno e rilievo architettonico, al progetto in architettura o al disegno artistico, fino alle espressioni dell’arte più in generale. Per parlare del significato che ha per me lo schizzo, ho scelto un disegno di un progetto per un interno, eseguito recentemente per un privato. Ricordo in particolare di aver fatto questo schizzo “live”, davanti al cliente che voleva, attraverso uno schizzo, conoscere seppur di larga massima, come sarebbe venuto l’ambiente. La prova di fatto non era di quelle più semplici, a volte uno schizzo può essere determinante per l’affidamento di un incarico professionale. Quasi tutti i incarichi che in seguito si sono trasformati in lavoro, sono stati generati da uno schizzo. Gli schizzi in architettura, possono essere di vari livelli a seconda della portata del lavoro da realizzare. Oggi in particolare, lo schizzo è molto richiesto dai committenti che (lo preferiscono a un render), lo trovano più che sufficiente ai fini di capire l’idea. Poi ci sono schizzi che riguardano piccoli ambienti, come in questo caso dove bisognava far vedere, solo attraverso pochi segni, uno o più ambienti correlati tra loro. Come prima cosa, diventa importantissimo scegliere e capire il punto di vista che più di ogni altro riesce a far vedere gli spazi più interessanti dell’idea che abbiamo in mente. Una sola immagine dovrà spiegare in modo semplice come funziona e si distribuisce lo spazio. Poiché il tempo a disposizione è veramente poco, la concentrazione deve essere portata al massimo. Pochi segni dovranno essere sufficienti a rappresentare uno spazio, un elemento architettonico, un arredo o un oggetto. A volte sono sufficienti pochissime linee per identificare un elemento, uno stile sia in architettura che nell’arredo. Il colore sarà particolarmente importante, sia per dare al disegno maggiore completezza, che per rafforzare l’immagine dell’idea che vogliamo dare. Cinque o al massimo dieci sono i colori che basteranno per dare vita alla nostra scena, alcuni di essi li chiamerei di base e sono le classiche matite con le varie gradazioni rispetto alla loro durezza o morbidezza. Normalmente io utilizzo la (F) in generale per schizzi più elaborati, mentre la (B), per la sua fluidità risulta indispensabile per lo schizzo veloce. Gli altri colori di base che utilizzo per gli schizzi, sono i vari viola nelle diverse tonalità per dare ombra e profondità allo schizzo. Poi ci sono i gialli e altri colori primari che utilizzo per creare i contrasti. Lo schizzo, deve riuscire a dare quella emozione che attraverso pochi gesti, riesce a mettere insieme tutti gli elementi principali che identificano un determinato spazio in modo artistico.
Schizzo di un interno con soppalco, camino, scala, zona giorno e zona notte con bagno

domenica 11 novembre 2012

Disegni di arredo per la riqualificazione di un atrio all’interno di un palazzo storico.


Disegni di arredo per la riqualificazione di un atrio all’interno di un palazzo storico. Uno schizzo prospettico intuitivo finale, definisce la strada da percorrere per procedere nelle fasi successive del lavoro, fino ai disegni esecutivi che serviranno per la realizzazione. Le immagini fotografiche spesso si prestano a sovrapposizioni di disegni di studio che ci aiutano a verificare alcune considerazione su addizioni o sottrazioni di parti spaziali o semplicemente elementi di arredo quali lampade o rivestimenti ecc. Naturalmente, gli schizzi elaborati attraverso sovrapposizioni, sono disegni molto rapidi perché hanno in trasparenza le tracce fotografiche che ci aiutano a controllare lo spazio reale. Con questo sistema, siamo concentrati meglio sulla ricerca progettuale. Le fughe prospettiche dell’immagine fotografica ci aiutano a inserire agevolmente i nostri oggetti e tutte le eventuali operazioni che l’idea richiede, come una griglia guida che ci consente di muoverci nello spazio reale. Una volta che abbiamo chiarito gli aspetti principali del progetto, possiamo passare a una fase successiva di disegno che può essere quella dello schizzo intuitivo. Infatti, a questo punto di analisi, conosciamo molto meglio lo spazio di lavoro e quindi possiamo permetterci di affrontare un foglio bianco. Se vogliamo essere più precisi, possiamo eventualmente riportare o calcolare i punti principali prospettici di riferimento, utilizzando se necessario anche righelli, quando il disegno richiede spigolosità e nitidezza. Gli strumenti di supporto per il disegno a mano vengono utilizzati in vari modi che sono legati alla velocità di azione del disegno che porta a risultati molto diversi tra di loro.

domenica 4 novembre 2012

Disegni per una balaustra in metallo

Disegni di studi per la realizzazione di una balaustra metallica esterna a un fabbricato adibito ad uso uffici. Gli studi elaborati attraverso il disegno a mano, ci aiutano a capire l’importanza dell’esercizio manuale del disegno, che dovremmo sempre fare, in quanto esso necessario per sviluppare le idee, anche in corso d’opera. Infatti, questo lavoro utilizza come base i disegni tecnici, che con il disegno a mano (schizzi), vengono migliorati e allo stesso tempo concepite nuove forme con particolari tecnici e costruttivi. Una vera palestra del disegno dove si richiede una conoscenza a tutto campo. Il disegno oggi diventa utile, specialmente quando non abbiamo molto tempo per prendere importanti decisioni sul lavoro. Trovare le strategie migliori per poter procedere con i lavori e riuscire a verificarne tutti i risultati spaziali di un particolare o anche di un generale, o scegliere una soluzione tecnica costruttiva più appropriata a quello o altro particolare tecnico architettonico ecc. Disegnare i particolari, diventa un modo per conoscerli meglio, in modo tale da realizzare sempre quelli che più coincidono per quel tipo di progettazione. Il disegno infine, serve anche per capire meglio gli oggetti nello spazio, specialmente quando questi si muovono in modo organico.