Disegni,disegni e disegni...

Disegni,disegni e disegni...
Antonio Saporito “e il disegno creativo a mano libera”

domenica 29 gennaio 2012

La caffettiera "umanizzata"


La caffettiera “umanizzata”, un’idea ritrovata tra i miei schizzi di qualche anno fa.
Le braccia diventano i canali da cui passa il caffè che attraverso le mani, viene raccolto e versato nella tazzina.
Una parte di sfera diventa la testa dove sono gli occhi e la bocca con le labbra a forma sinusoidale che forma attorno un giro completo come se volesse sorridere a tutti.
Sulla testa si trova invece una piccola sfera che idealmente blocca un lunga coda di capelli di colore biondo che funge, con il suo movimento, una facile e comoda presa per la mano.
Una curiosa e divertente idea che potrebbe essere sviluppata per essere realizzata da qualche azienda qualora fosse interessata.
Il disegno, ancora una volta è protagonista nel processo produttivo da cui si parte per arrivare nel caso specifico a un prodotto.
Il fascino del disegno a mano libera, prima ancora dell’idea e sempre il protagonista, specialmente quando il disegno diventa il mezzo per esprimersi. Attraverso il buon disegno, riusciamo a controllare meglio un progetto che inevitabilmente oggi passa attraverso il computer, io stesso, per ridare vita a questi oggetti fatti solo di segni mi sono servito del computer per mostrarveli. Questo è un piccolo esempio come si possa fare le due cose in modo parallelo e costruttivo.


Seguono schizzi rielaborati al computer con i particolari che evidenziano l'idea del progetto.



Schizzo d'insieme.

Particolare della testa con la coda dei capelli.
La testa con le labbra sinusoidali a 360 gradi.
La Faccia con in testa il ferma capelli.

Il particolare delle braccia che si trasformano in condotte per il caffè.

venerdì 27 gennaio 2012

In classifica

lunedì 23 gennaio 2012

Natura e Forza

Natura e Forza,
sono probabilmente questi i due elementi principali di riferimento che danno vita a questo bozzetto. Un piccolo esempio di come si possa ottenere dei risultati artistici, ponendosi davanti a una superficie cartacea vuota ed avendo a disposizione solo delle buone matite colorate e niente altro.
All’inizio, io non avevo alcuna idea di ciò che volevo fare, solo a metà percorso ho incominciato a rendermi conto che stavo esplorando spazi fantastici e inconsueti, a tratti, consapevole di cose vissute o viste o più semplicemente, ipotesi spaziali. Forze in continua contrapposizione, il positivo e il negativo che danzano fra loro e creando alla fine, un nuovo inizio.

domenica 15 gennaio 2012

Schizzo prospettico di uno spazio circolare



Lo schizzo prospettico intuitivo di “ideazione” è realizzato tramite il metodo della prospettiva centrale, ovvero, attraverso un lato o un piano parallelo al quadro prospettico.
Lo stesso schizzo, con il lato o il piano inclinato al quadro prospettico avrebbe generato una prospettiva del tipo accidentale. Il quadro prospettico viene immaginato ortogonale al raggio visuale principale che è l’asse ottico, dove lo stesso dovrà comprendere i limiti sia a destra che a sinistra dell’oggetto o lo spazio di rappresentazione.
Poi, il punto di vista, o centro di proiezione può assumere rispetto all’oggetto o lo spazio, le due posizioni precedentemente descritte, mentre dal punto di vista altimetrico si darà luogo ad altre due diverse soluzioni prospettiche, la vista dal basso e la vista dall’alto.
Da queste premesse, derivano le viste prospettiche principali fondamentali della prospettiva.
1- prospettiva frontale vista dal basso;
2- prospettiva frontale vista dall’alto;
3- prospettiva accidentale vista dal basso;
4- prospettiva accidentale vista dall’alto.
Tutte queste viste prospettiche possono dare luogo a rappresentazione vicine o lontane, che sono chiaramente rapportate alle loro distanze e quindi al loro punto di osservazione rispetto all’oggetto o lo spazio interno o esterno.
Le viste prospettiche lontane generano appiattimento all’immagine avvicinandosi sempre più ai prospetti o assonometrie, mentre quelle ravvicinate creano deformazioni non reali.
La distanza quindi risulta un elemento importante e deve essere scelta tenendo conto di ciò che si vuole rappresentare e costruire in modo da dare meglio l’idea della realtà che vogliamo esprimere attraverso lo schizzo prospettico.
L’argomento è molto affascinante e meriterebbe tanto spazio per il suo approfondimento, io cercherò di tanto in tanto, attraverso i miei schizzi di parlarvi degli aspetti principali che mi verranno suggeriti dai miei disegni, che sono ormai per la maggior parte, quasi tutti intuitivi, ma che hanno sempre una base fortemente di origine geometrica.
Il disegno raffigurato, rappresenta uno spazio architettonico circolare a corona dove il punto di vista è spostato parallelamente lungo il quadro prospettico per rompere la simmetria, in modo da scoprire e mettere in luce gli spazi che interessano maggiormente.
Il disegno è realizzato con matite colorate della STABILO original.

domenica 8 gennaio 2012

Schizzo di prospettiva centrale

Schizzo di prospettiva centrale relativo a un arredamento interno. In sequenza, lo schizzo con alcune linee principale di costruzione per la prospettiva. A seguire, alcuni particolari estrapolati dal disegno generale, dove i disegni dei vari elementi della composizione sono trattati in modo da cogliere a distanza l'effetto degi accessori, per dare una visione chiara dell'insieme. Da notare la posizione dei parallelepipedi degli arredi che sono disposti in modo asimmetrico rispetto alla pianta della stanza, questo comporta nella costruzione della prospettiva centrale, ulteriori punti di fuga che sono diversi da quelli che disegnano la stanza.
Le linee di costruzione della proespettiva.

Particolare del ripiano portavaligia.


Particolare dello specchio.



Particolare delle zone trattate in ombra per dare maggiore profondità.


Dettaglio del pavimento in legno.


Particolare palo portavestiti e borchie laterali esterne con cassettiere.





lunedì 2 gennaio 2012

Schizzo prospettico


Schizzo prospettico intuitivo costruito con il metodo della prospettiva centrale. La caratteristica di questi disegni è senza dubbio, rappresentata dal fatto che al momento della costruzione del disegno, gli unici elementi già definiti sono la posizione degli arredi principali, mentre tutto il resto del disegno è costruito a braccio, avendo solo pochi elementi guida a disposizione. Come ho già avuto modo di spiegare in precedenza e sottolineare, questi, sono disegni progettati contemporaneamente all’esecuzione dello schizzo, al momento e non rappresentazioni di spazi già definiti. Questo è un modo di disegnare sicuramente molto più complesso anche perché si svolge tutto con tempi molto rapidi e quindi Il risultato è un disegno che offre un'idea chiara è molto efficace, calda ed espressiva nell'intenzione, non definita e quindi aperta a modifiche per approfondimento. Tutti i dettagli, non sono curati volutamente proprio per non definire troppo il progetto dove l'idea stessa iniziale sarà sempre presente anche a progetto realizzato.