Disegni,disegni e disegni...

Disegni,disegni e disegni...
Antonio Saporito “e il disegno creativo a mano libera”

domenica 13 gennaio 2013


Anno 2008

Progetto: “Velala”

Si tratta di due opere d’arte, ricavate da una unica lastra di acciaio e avente come piedistallo lo stesso disegno per entrambe le opere. Si differenziano tra loro dal nome che è legato alla loro configurazione. Infatti, una ha per titolo “Vela”, l’altra “Ala”, dalle forme essenziale e caratteristiche di cui deriva il nome. Le due sculture in acciaio hanno forme differenti: una assimilabile ad un triangolo con il vertice verso l’alto e l’altra a forma di L rovescia. In questo progetto ci sono tutte le caratteristiche di ricerca formale presenti anche in tutti gli altri miei progetti.

Gli schizzi di ideazione sono decisi e veloci, senza alcun ripensamento delle composizioni sentite.




martedì 1 gennaio 2013

 Schizzo con il punto di vista normale al quadro.

Schizzo con il punto di vista dal basso verso l'alto.

Schizzi prospettici di interni commerciali.

Lo schizzo prospettico, come ho avuto modo di affermare in precedenza, rappresenta un passaggio importante nel progetto. Mentre, la scelta delle viste, è strategica soprattutto quando non abbiamo tempo e la possibilità di farne diverse. Oggi in particolare con la presenza dei mezzi virtuali, possiamo decidere in breve tempo sia di viste che di filmati e animazioni degli spazi progettati. Con il disegno a mano, non cerchiamo la competizione con la tecnologia perché parliamo di due cose completamente diverse. Il disegno manuale deve essere considerato ormai una rarità che ci potrà sempre servire ed esserci utile in futuro. Io personalmente, lo ritengo un compagno di vita che mi aiuta continuamente a ragionare nel lavoro, per la ricerca in modo autonomo e indipendente. Ogni mia idea passa attraverso il disegno, che ha il compito di svelarmi gli spazi e gli oggetti come se fossero parole atte a spiegarne tutti i passaggi necessari.
I due disegni rappresentano la prospettiva centrale intuitiva, con la differenza che uno ha il punto di vista centrale, normale al quadro, mentre il secondo ha il suo punto di vista ribassato rispetto al quadro. Due impostazione differenti che servono a inquadrare lo spazio in modo diverso in base a ciò che vogliamo fare vedere. Uno schizzo deve raccontare uno spazio di un unico ambiente e quindi con un inquadratura centrale e normale, riusciamo attraverso un grande angolo a vedere la maggior parte dello spazio. L’altro schizzo deve fare i conti con un doppio volume e quindi è servito ad abbassare il punto di vista in modo da vedere dal basso verso l’alto lo spazio. Questa inquadratura ci consente attraverso un grande angolo, di vedere parte dello spazio posto sotto e una porzione dello spazio sovrastante, in questo modo un disegno sarà sufficiente e quindi possiamo dedicarci alla cura dei particolare e dei dettagli.