Disegni,disegni e disegni...

Disegni,disegni e disegni...
Antonio Saporito “e il disegno creativo a mano libera”

domenica 17 novembre 2013

Disegno con il colore


“Disegno con il colore”
Gli strumenti classici che normalmente utilizziamo per disegnare, sono le matite a varie gradazioni, a seconda della necessità del disegno o della grandezza dello stesso. Questa volta ho voluto realizzare due disegni fatti interamente solo con il colore, nel caso specifico sono state utilizzati tubetti di tempera con l’aggiunta di acqua e acrilico a penna grossa, su supporto cartaceo colorato di grammatura 200.
La cosa più interessante di questo lavoro è stata senza dubbio, l’idea di combinare più tecniche di trasporto del colore sul foglio. Infatti, i due disegni immaginari sono stati prima abbozzati, utilizzando un piccolo pennello adatto per la tempera. Questo ha permesso di ottenere un primo strato di disegno ancora non chiaro, sia per quanto riguarda il segno che per il soggetto.
Successivamente, gli stessi tubetti di colore si sono prestati come se fossero dei pennelli o meglio delle matite colorate. In seguito, ho pensato di intervenire con i tovaglioli di carta sia per recuperare il colore in eccesso, ma anche per sfumare e dipingere con la mano, in modo da continuare a intervenire sul disegno creativo. Il tocco finale è stato senza dubbio l’intervento diretto con le dita, eliminando ogni mezzo intermedio sia dei pennelli che di altri elementi preposti. Per dare le opere finite e complete, sono state date tramite colore acrilico, cadute e trascinamenti di colore bianco, per i riflessi e le aggiunte compositive.


Una volta fatto il primo disegno che è più marcato e deciso, un’altro foglio di cartoncino è stato sovrapposto ai fini di ottenere una specie di impronta che è servita come base per realizzare il disegno successivo, più delicato rispetto al primo.   

sabato 2 novembre 2013

Architetture

“Visioni architettoniche”

Un disegno fatto esclusivamente a mano libera, senza una traccia, una richiesta ben precisa o un riferimento. Un foglio di carta di colore bianco, vuoto come lo spazio che percepiamo, quello stesso spazio che ci maschera le cose che possiamo vedere solo attraverso l’esperienza. Una forza che non riconosce nulla delle cose razionali, degli ordini architettonici, dei canoni geometrici e funzionale ecc.,  per avere il massimo del grado di libertà e creatività, dove anche le più avanzate tecnologie di grafica computerizzata vengono ad essere per un momento accantonate. Il lavoro creativo diventa l’unico mezzo per sviluppare nuove frontiere, l’uomo ancora una volta è al centro di ogni cosa. Un’architettura che riemerge da uno scavo di tipo archeologico, dove si conosce solo il sito, mentre tutto il resto è  da scoprire. Un lavoro attento e minuzioso dove la possibilità di sbagliare è dietro l’angolo. Si tratta di riconoscere da subito se la linea che stiamo tracciando,  sarà quella più vicina alla prima trovata e quindi, in armonia con il tutto. Dunque, non sono solo linee che si aprono in varie direzioni, ma anche volumi nello spazio reale, come una scultura tridimensionale che affronta, nel suo insieme, contemporaneamente tutte le esperienze del progetto.