Disegni,disegni e disegni...

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Antonio Saporito “e il disegno creativo a mano libera”

domenica 13 luglio 2014

“Schizzi di getto a mano libera”

“Schizzi di getto a mano libera” tecnica: matita di grado HB su supporto cartaceo, eseguito direttamente, in piedi senza appoggio.
Titolo: Seminario con visita alle case progettate e realizzate dall’architetto V.Giorgini a Barati, frazione del comune di Piombino, in provincia di Livorno, Italia, tra il 1953 e 1962.
Sabato 12 luglio, sarà un giorno per me da ricordare e scrivere; ho conosciuto da vicino la grande “Opera” di questo maestro dell’architettura a cui, a mio giudizio, dovremmo fare ancora molto per farci perdonare l’ignoranza, per quanti non hanno saputo cogliere la sua grandezza d’architetto.
La giornata è stata organizzata dall’ordine degli architetti di Firenze con il coordinamento e la partecipazione dell’arch. Marco Del Francia – Presidente di B.A. Co. Custode del grande archivio dell’architetto Vittorio Giorgini.
Per me è stata una vera scoperta, l’immenso lavoro cartaceo, ricco di schizzi e studi fatti negli anni da Giorgini, dove si evince la sua straordinaria capacità creativa e il suo percorso formativo, fatto di sperimentazione e analisi a tutto campo. In alcuni schizzi e disegni, per esempio, presentati nella conferenza, ho avuto l’impressione di vedere anche sovrapporsi progetti contemporanei dell’architetto anglo iracheno, Zaha Hadid, un quarto di secolo dopo. Questa mia sensazione è diventata reale soprattutto, durante la visita in situ delle due opere visitate,(casa Saldarini e la sua casa esagono sempre a Baratti). In particolare, il riferimento di Hadid, con la casa Saldarini, sembra incredibile. Tutto è stato molto impressionante; riuscire ad apprezzare la tecnica costruttiva e verificare la capacità realizzativa di questi due progetti.

  


Gli schizzi a matita di seguito riportati, sono fatti di getto e in pochissimo tempo. Questo tipo di disegno veloce, normalmente serve per fissare gli elementi principali che caratterizzano gli oggetti della rappresentazione. Il particolare passa in secondo o terzo ordine, mentre diventano fondamentali le linee che caratterizzano quell’insieme di particolari e di dettagli. Poche linee che attraverso il chiaroscuro, impressionano quella determinata immagine, come una fotografia sbiadita che contiene le tracce. Due disegni diversi tra loro che raccontano due tipologie di case apparentemente diverse, ma con gli stessi pensieri scientifici e tecnici. Casa Saldarini è un progetto fluido e organico, tutto realizzato prevalentemente con superfici curve, mentre casa esagono è l’opposto, la linea retta fa da padrone a tutta la composizione. Sono entrambe sollevate dal terreno, una tramite pilastri in legno che poggiano su plinti in cemento armato, l’altra attraverso il prolungamento dei volumi fluidi che raggiungono il terreno in alcuni punti, per formare delle cerniere con gli stessi plinti o muri, predisposti nel terreno in modo completamente naturale a integrato con la struttura poggiante. Una casa si ispira a un nido naturale delle api che parte da una cellula, per poi crescere ed estendersi in tutte le sue direzioni; l’altra agli organismi naturali, come le piante o gli stessi animali, compreso l’uomo che cresce in modo proporzionale ed efficiente. Sorprendente è lo stato di conservazione della struttura di casa Saldarini, dove le superfici, fatta qualche eccezione per interventi non corretti realizzati successivamente da altri, il cemento strollato a mano, su dime in legno per la posa di reti metalliche e modellate, seguono le superfici curve e sono queste perfettamente conservate. Un sistema costruttivo che meriterebbe un appropriato approfondimento tecnico.    
Schizzo di casa Saldarini

Zaha Hadid: Heydar Haliyev Center

Casa esagono

Schizzo della casa esagono