

Mi ricordo che preparavo un'infinità di disegni su foglio formato A4, dove senza quasi interruzione temporale, di getto riempivo lo spazio cartaceo con disegni di sedie principalmente e complementi di arredo e dei mobili in generale. Questo tipo di esercizio, naturalmente comportava l'obbligo di percorrere, anche se pur mentalmente, il panorama di tutto quello che fino a quel momento avevano realizzato senza comunque esserne influenzato. Questo metodo didattico, sicuramente molto utile, alla fine, mi portava a sperimentare cose nuove che per poterle sviluppare dovevano incontrare necessariamente l'industria.
La sedia che presento, si chiama "La snodata" ed è uno dei primi disegni raccolti in questa agenta.
Un'idea particolare e nello stesso tempo minimale dove l'ide era quella di trovare un compromesso tra la bellezza estetica e la funzione intesa come confort. Una struttura in acciaio snodata con seduta e schienale in legno o materiale plastico. Il disegno di rappresentazione dell'oggetto è nella prospettiva centrale intuitiva, dove la scelta della vista diveta importante per dare una lettura completa nello spazio.