Schizzo con il punto di vista dal basso verso l'alto.
Schizzi prospettici di interni commerciali.
Lo schizzo prospettico, come ho avuto modo di affermare in
precedenza, rappresenta un passaggio importante nel progetto. Mentre, la scelta
delle viste, è strategica soprattutto quando non abbiamo tempo e la possibilità
di farne diverse. Oggi in particolare con la presenza dei mezzi virtuali,
possiamo decidere in breve tempo sia di viste che di filmati e animazioni degli
spazi progettati. Con il disegno a mano, non cerchiamo la competizione con la
tecnologia perché parliamo di due cose completamente diverse. Il disegno
manuale deve essere considerato ormai una rarità che ci potrà sempre servire ed
esserci utile in futuro. Io personalmente, lo ritengo un compagno di vita che
mi aiuta continuamente a ragionare nel lavoro, per la ricerca in modo autonomo
e indipendente. Ogni mia idea passa attraverso il disegno, che ha il compito di
svelarmi gli spazi e gli oggetti come se fossero parole atte a spiegarne tutti
i passaggi necessari.
I due disegni rappresentano la prospettiva centrale intuitiva,
con la differenza che uno ha il punto di vista centrale, normale al quadro,
mentre il secondo ha il suo punto di vista ribassato rispetto al quadro. Due
impostazione differenti che servono a inquadrare lo spazio in modo diverso in
base a ciò che vogliamo fare vedere. Uno schizzo deve raccontare uno spazio di
un unico ambiente e quindi con un inquadratura centrale e normale, riusciamo
attraverso un grande angolo a vedere la maggior parte dello spazio. L’altro
schizzo deve fare i conti con un doppio volume e quindi è servito ad abbassare
il punto di vista in modo da vedere dal basso verso l’alto lo spazio. Questa
inquadratura ci consente attraverso un grande angolo, di vedere parte dello
spazio posto sotto e una porzione dello spazio sovrastante, in questo modo un
disegno sarà sufficiente e quindi possiamo dedicarci alla cura dei particolare
e dei dettagli.