Anno 2002: Mi ricordo di questo lavoro particolare perchè si trattava di uno dei primi recuperi industriali a cui eravamo chiamati a dare alcune soluzioni per un cambio di destinazione d'uso. I computer, si utilizzavano soltanto per le rappresentazioni sul piano, mentre per lo spazio, in questo progetto le rappresentazioni avvenivano tramite lo schizzo che in questo caso, spiega la ricerca non solo delle soluzioni compositive ed architettoniche ma anche tecniche, legate in particolare al tipo di intervento di un manufatto tipologico industriale. I disegni, si riferiscono sia agli interventi interni di ridistribuzione dei nuovi spazi che agli esterni del fabbricato. Nello schizzo sopra, presento una prospettiva stralcio in cui vengono messi in evidenza i materiali di rivestimento esterni, in particolare si può notare l'effetto martellato della rete metallica ottenuto tramite una superficie ruvida posta dietro il supporto cartaceo. Accorgimenti e tecniche spontanee vengono utilizzate nello schizzo per personalizzare quel progetto rendendolo unico.
Gli schizzi che seguono, sono riferiti allo studio dello scalone interno. Le tecniche di rappresentazione degli schizzi sono di tipo assonometrico o scenografico prospettico. I formati originali sono: cm. 42x29,7; la tecnica: mista con matite colorate china e acrilico. Supporti: carta di colore bianco o camoscio.
Gli schizzi che seguono, sono riferiti allo studio dello scalone interno. Le tecniche di rappresentazione degli schizzi sono di tipo assonometrico o scenografico prospettico. I formati originali sono: cm. 42x29,7; la tecnica: mista con matite colorate china e acrilico. Supporti: carta di colore bianco o camoscio.