giovedì 23 ottobre 2014
giovedì 16 ottobre 2014
domenica 13 luglio 2014
“Schizzi di getto a mano libera”
“Schizzi di getto a mano libera” tecnica: matita di grado HB su
supporto cartaceo, eseguito direttamente, in piedi senza appoggio.
Titolo: Seminario con visita alle case progettate e realizzate
dall’architetto V.Giorgini a Barati, frazione del comune di Piombino, in
provincia di Livorno, Italia, tra il 1953 e 1962.
Sabato 12 luglio, sarà un giorno per me da ricordare e scrivere;
ho conosciuto da vicino la grande “Opera” di questo maestro dell’architettura a
cui, a mio giudizio, dovremmo fare ancora molto per farci perdonare l’ignoranza,
per quanti non hanno saputo cogliere la sua grandezza d’architetto.
La giornata è stata organizzata dall’ordine degli architetti di
Firenze con il coordinamento e la partecipazione dell’arch. Marco Del Francia –
Presidente di B.A. Co. Custode del grande archivio dell’architetto Vittorio
Giorgini.
Per me è stata una vera scoperta, l’immenso lavoro cartaceo,
ricco di schizzi e studi fatti negli anni da Giorgini, dove si evince la sua straordinaria
capacità creativa e il suo percorso formativo, fatto di sperimentazione e
analisi a tutto campo. In alcuni schizzi e disegni, per esempio, presentati
nella conferenza, ho avuto l’impressione di vedere anche sovrapporsi progetti
contemporanei dell’architetto anglo iracheno, Zaha Hadid, un quarto di secolo
dopo. Questa mia sensazione è diventata reale soprattutto, durante la visita in
situ delle due opere visitate,(casa Saldarini e la sua casa esagono sempre a
Baratti). In particolare, il riferimento di Hadid, con la casa Saldarini,
sembra incredibile. Tutto è stato molto impressionante; riuscire ad apprezzare la
tecnica costruttiva e verificare la capacità realizzativa di questi due progetti.
Gli schizzi a matita di seguito riportati, sono fatti di getto e in pochissimo tempo. Questo tipo di disegno
veloce, normalmente serve per fissare gli elementi principali che
caratterizzano gli oggetti della rappresentazione. Il particolare passa in
secondo o terzo ordine, mentre diventano fondamentali le linee che
caratterizzano quell’insieme di particolari e di dettagli. Poche linee che
attraverso il chiaroscuro, impressionano quella determinata immagine, come una
fotografia sbiadita che contiene le tracce. Due disegni diversi tra loro che
raccontano due tipologie di case apparentemente diverse, ma con gli stessi
pensieri scientifici e tecnici. Casa Saldarini è un progetto fluido e organico,
tutto realizzato prevalentemente con superfici curve, mentre casa esagono è l’opposto,
la linea retta fa da padrone a tutta la composizione. Sono entrambe sollevate
dal terreno, una tramite pilastri in legno che poggiano su plinti in cemento
armato, l’altra attraverso il prolungamento dei volumi fluidi che raggiungono
il terreno in alcuni punti, per formare delle cerniere con gli stessi plinti o
muri, predisposti nel terreno in modo completamente naturale a integrato con la
struttura poggiante. Una casa si ispira a un nido naturale delle api che parte
da una cellula, per poi crescere ed estendersi in tutte le sue direzioni; l’altra
agli organismi naturali, come le piante o gli stessi animali, compreso l’uomo che
cresce in modo proporzionale ed efficiente. Sorprendente è lo stato di
conservazione della struttura di casa Saldarini, dove le superfici, fatta
qualche eccezione per interventi non corretti realizzati successivamente da
altri, il cemento strollato a mano, su dime in legno per la posa di reti
metalliche e modellate, seguono le superfici curve e sono queste perfettamente
conservate. Un sistema costruttivo che meriterebbe un appropriato
approfondimento tecnico.
Schizzo di casa Saldarini
Zaha Hadid: Heydar Haliyev Center
Casa esagono
Schizzo della casa esagono
giovedì 22 maggio 2014
Forma organica
“Disegno a mano libera” tecnica: Pastello, matita e acrilico su
cartoncino.
Potrebbe essere tante cose, avere delle dimensioni molto grandi
o forse molto piccole; una cosa è certa, questa forma non esiste in natura ed è
frutto di sola fantasia. Questo tipo di disegno infatti, rappresenta una forma organica
che si è materializzata man mano che veniva disegnata, come nella natura, si
propone per diventare perfetta sia nelle linee curve e sinuose che attraverso
il chiaroscuro e la luce che scopre la sua plasticità. L’armonia di una forma,
si crea attraverso l’equilibrio di forze che nel disegno sono rappresentate da
linee e dal colore. Questi elementi sono fondamentali per creare piani e superfici
che con la luce, trovano lo spazio tridimensionale e quindi i volumi. Da una
bella forma, si possiamo individuare i dettagli e particolari che posso vivere
anche da soli, in modo indipendente.
sabato 5 aprile 2014
Collage digitale
“Dal disegno a mano, alla foto collage digitale”
La torre neel skyline di Shanghai.
“Dal disegno a mano, alla foto collage digitale”
Angular Tower
Potrebbe essere una alternativa ai render, la tecnica che ho messo
a punto per visualizzare l’idea di un edificio verticale. Attraverso l’utilizzo
di un programma digitale si possono effettuare modifiche tali da creare dal
niente o quasi, nel mio caso partendo da uno schizzo disegnato a mano, immagini
realistiche, senza passare necessariamente a una produzione tridimensionale
(rendering). Utilizzando il grande contenitore di immagini di internet, si
possono catalogare infinite librerie, con all’interno di esse, archivi di
materiali di ogni genere e stile, dall’antico al contemporaneo. Fondamentale
per questa tecnica, sarà sempre la bravura dell’esecutore, che dovrà creare,
attraverso i pochi elementi a disposizione, i collage che diventeranno materia
da modificare digitalmente per essere adattata di volta in volta, come fossero
sculture da modellare o immagini. Il mosaico, forse rappresenta la tecnica più
antica, per poi passare ai collage e al fotomontaggio, e a tutti movimenti
artistici che vanno dal Futurismo al Dadaismo, Pop art, Nuovo realismo, ecc…
“Dal disegno a mano, all'immagine digitale”
Fasi del collage digitale.
Immagine completa per il fotoinserimento.
Etichette:
Disegno e tecniche digitali
Ubicazione:
Sesto Fiorentino FI, Italia
martedì 1 aprile 2014
"ANGULAR TOWER"
“Disegno a mano libera”
Angular Tower
12 minuti sono bastati per fermare un’idea di una torre su un foglio di
carta. Il viaggio in treno che faccio normalmente tutti i giorni per recarmi in
ufficio, nel centro di Firenze. Ormai per me è diventata l’abitudine, quella di
disegnare nel tragitto per tornare a casa. Naturalmente, questo rito avviene
anche per il ritorno pomeridiano, escludendo il rientro serale dove mi ritrovo invece,
con numerosi compagni di viaggio per parlare e socializzare. Singolare è stato
oggi, l’incontro con una viaggiatrice che mi osservava accanto a me senza
interrompermi. Io ero concentrato nello sviluppare sul foglio l’idea di una
grande torre all’interno di una città verticale. Il tempo e la posizione scomoda
in cui mi trovavo, faceva crescere di più la tensione, tra mano, foglio e
penna. L’obbiettivo, per me era quello di fissare l’idea dal punto di vista
compositivo di quella geometria, sottoforma di torre. Soddisfatto del risultato,
la signora a questo punto non resiste e mi fa i complimenti, per la passione
che le ho trasmesso, dicendomi che lei era un’ingegnere del’Ucraina ormai in
pensione e che da giovane, anche lei era così appassionata. A questo punto, io
gli ho detto che facevo questo, per esercizio mentale oltre che di piacere.
Anche lei condivideva questa pratica che aiuta a tenere allenata la mente.
Entusiasta dell’incontro, ci siamo lasciati amichevolmente.
venerdì 21 marzo 2014
Contest Minimize Formabilio
Vi presento “Minute” un piccolo complemento
di arredo che a prima vista può sembrare complesso; in realtà, contiene linee
essenziali ridotte al minimo, per rispondere alle richieste del concorso.
L’idea volutamente è racchiusa in uno schizzo, senza render o ambientazioni
particolari, un progetto ridotto all’osso anche nel nome “Minute”. Da
realizzarsi in legno naturale o con finiture satinate di colore pastello.

I present you "Minute" a small complement of furniture that at
first glance may seem complex, but in reality, it contains the essential lines
reduced to a minimum, to answer the requests of the competition. The idea is
deliberately enclosed in a sketch, without render or special settings, a
project skeleton even in the name of "Minute". To be realized in
natural wood or with satin finishes in pastel color.
domenica 16 marzo 2014
Disegno
Appunti di disegno
Una bella giornata, può essere stimolante per fare una
passeggiata e portarsi dietro un piccolo taccuino, di fogli di carta
rigorosamente bianchi, su cui fare piccoli disegni e annotazioni. Questo tipo
di esercizio, diventa molto più interessante di una ripresa fotografica fatta di
una sola immagine. Infatti, il disegno che normalmente viene creato su un
taccuino, non è un disegno vero e proprio, ma rappresenta invece, una serie di
riflessioni e osservazioni che analizzano da vicino gli oggetti o gli spazi da
annotare, come memoria di ciò che i nostri occhi hanno visto e scoperto. Oltre che, capire e verificare le meraviglie della composizione architettonica e
artistica, il disegno per appunti, ci permette di scoprire cose inedite
che normalmente sfuggono ad una semplice visita, visiva o fotografica. Il fatto di soffermarsi davanti alle cose con un occhio più
critico e riflessivo a tutto campo, ci consente di annotare per esempio; che
tutti i putti scultorei, che compongono il basamento della fontana, hanno età
differenti fra di loro. Si parte da quello più piccolo, posto sul lato a monte
del giardino che si trova in leggera pendenza verso la villa, a quello più
adulto, sul lato che fronteggia la facciata che da sul giardino della villa. Una impostazione quasi
prospettica della fontana nei confronti dell’intero spazio circostante. Questa
piccola scoperta è avvenuta grazie alla forza del disegno, che ha permesso di
soffermarsi a lungo per capirne meglio le scelte adottate dagli artisti nelle
cose che oggi ci circondano e che ammiriamo.
Questi appunti, si riferiscono a una Villa Medicea di Castello
a Firenze, oggi chiamata anche Villa Reale, sede dell’Accademia della Crusca.
La Villa risale al XIV secolo; la fontana all’interno dei giardini all’italiana
è di Niccolò Tribolo, Bartolomeo Ammannati e Piero da Vinci, 1538-1560.
Disegni delle scalinate che circondano lo spazio della fontana, dove gli elementi architettonici si fondono con la natura (vedi la voluta in marmo bianco che funge da testata ai gradini in pietra serena e il prato del giardino).
Questa è una vecchia fotografia in bianco e nero, con la fontana funzionante.
Foto recente con la fontana spenta.
Particolare fotografico del basamento con i putti scultorei più grandi in primo piano.
sabato 1 marzo 2014
“Disegno e colore”
“Disegno
e colore”
Ritratto
Ritratto artistico, in omaggio a Zaha
Hadid, architetto visionario che realizza e immagina architetture sinuose e
impossibili. Il disegno eseguito a mano libera, rappresenta nel segno e nel
colore, la personalità del soggetto, raccolto in tutte le sue caratteristiche.
“ Drawing and color”
Portrait
Artistic
portrait in homage to Zaha Hadid, architect and visionary who realizes and imagines
sinuous and impossible architectures. The drawing made by freehand, represents in the sign and in
the color, the personality of the subject, that collects all her features.
Antonio Saporito. Omaggio a Zaha Hadid
Thttp://www.zaha-hadid.com/ tribute to Zaha Hadid
Il fantasma di Z.H.
The ghost of Z.H.
Il fuoco di Z.H.
The fire of Z.H.
Il segno di Z.H.
The sign of Z.H.
La luce di Z.H.
The light of Z.H.
Z.H. L'artista
Z.H. the artist
Z.H. La principessa
Z.H. the princess
Z.H. La sabbia del deserto
Z.H. sand in desert
giovedì 20 febbraio 2014
Disegno e colore
Schizzo paesaggistico, ipotizzato in pianta e immaginato in
alzato con tutta la vegetazione che fa da contorno a un corso d’acqua con
cascata. Questo disegno, rappresenta l’ esempio di uno schizzo che non è frutto
di un paesaggio tratto dal vero e riportato su carta, ma un disegno che è stato
realizzato usando molto l’immaginazione; come la stagione e l’età delle piante che diventano l’oggetto della composizione stessa.
domenica 9 febbraio 2014
“Disegno e colore per l’ideazione di un grattacielo (9)”
Per chiudere il ciclo sul disegno dedicato all’ideazione di un probabile
edificio verticale, proiettato e immaginato nella “città del 2050”, uno schizzo
disegnato e colorato a mano libera, presenta uno scenario che a prima vista può
sembrare fantascientifico. L’idea di questa esercitazione è stata quella di
pensare a un tema che fosse fortemente legato ai problemi attuali delle città,
ed in particolare, a tutte quelle di nuova edificazione, specialmente quelle aree
legati ai paesi emergenti, come la Cina, l’ex Unione Sovietica o il Medio
Oriente. Sarebbero questi i paesi dove il mio pensiero corre e mi porta,
attraverso la mano che crea e analizza la difficile situazione attuale, sempre
più critica per l’ambiente. Nonostante gli appelli da parte della comunità
internazionale, ci sono ad oggi, segnali deboli e poco significativi, rispetto
ai gravi cambiamenti negativi per il pianeta. Lascio l’argomento a tutti gli
addetti ai lavori, augurandomi che i futuri scenari siano molto più belli di quelli
che io abbia potuto riportare, seppur tramite uno schizzo veloce (che ha sempre
il suo fascino), una sintesi di quello che potrebbe presentarsi ai nostri occhi,
tra circa trentasei anni. Lo spazio esterno potrebbe essere ostile e l’aria di
scarsa qualità, per questo e per tutta una serie di altri motivi, io la vita la
immagino all’interno di grandi edifici a torre, dove l’uomo troverà riparo
garantendosi al suo interno ogni tipo di confort. Le torri che ricordano
idealmente, i grandi alberi che sono stati feriti dall’incuria dell’uomo. Il
verde che prima si trovava all’esterno, ora è all’interno degli edifici
bioclimatici. La natura ferita, diventa la fonte dell’ispirazione per il mio progetto
rendendone omaggio per tutti gli insegnamenti a divenire.
martedì 4 febbraio 2014
Disegno e colore per un grattacielo8
Schizzo a mano libera intuitivo, di una vista prospettica centrale interna alla torre. Lo spazio si riferisce alla creazione di una biosfera, dove gli abitanti possono sia affacciarsi che fruirla. Oltre ai collegamenti verticali degli ascensori binati e le scale, i piani sono collegati anche da un sistema di rampe elicoidali che si aprono all'interno degli spazi verdi, dove possono crescere anche piante di varie altezze e dimensioni.
domenica 26 gennaio 2014
Disegni e colore per un grattacielo 7
Schizzo intuitivo a mano libera di una vista dello spazio
interno dell’edificio verticale, con gli ascensori al centro e le grandi corti
che fungono da polmoni verdi, all’interno delle quali si affacciano le
residenze e i ballatoi di collegamento orizzontale. Il disegno è stato realizzato
utilizzando la tecnica del “disegno veloce”, dove vengono ad essere impressionati
solo le linee principali dello spazio con gli elementi architettonici e non che
impressionano e caratterizzano la scena in una visione completa. La tecnica
prevede: La ripetizione delle linee senza curarne mai una in particolare, una
vibrazione di linee dunque, dove l’occhio che osserva la scena, metterà sarà sempre
e comunque una sola linea a fuoco che, rendere meglio e impressionare bene la
scena. Anche il colore è dato con lo stesso principio del disegno, con la sola differenza
che questo, individuerà le superfici nello spazio, utilizzando prima i colori
chiari e poi quelli più scuri.
domenica 19 gennaio 2014
Disegni e colore per un grattacielo 6
I lavori relativi allo studio delle piante e quindi all’organizzazione dello spazio interno continua nei disegni a mano libera, sia per gli ambienti dedicati alla residenza che per tutti gli spazi comuni e non. I nuovi disegni, affrontano i concetti di distribuzione degli spazi con le diverse soluzioni; lo spazio abitativo si apre a nuove fluidità di tipo lineare per dilatare gli spazi, introducendo nuovi affacci, non solo verso l’esterno dell’edificio, ma anche verso la parte interna degli spazi comuni. Queste diverse disposizioni in pianta, portano alla creazione di un nuovo concetto di spazio interno, dove lo stesso, deve necessariamente diventare ora, un luogo vitale per i nuovi abitanti.
I collegamenti verticali vengono garantiti da ascensori, posizionati all’interno dei grandi spazi a forma di ovale, disposti al centro della pianta dell’edificio, con giardini e piante di varie altezze. Altri spazzi di forma circolare si susseguono a questi, con gruppi di scale che collegano i piani dove si affacciano le residenze. Un sistema di percorsi aerei ai vari livelli, collegano orizzontalmente residenze e servizi, anche tramite ballatoi dalle forme morbide e naturali. Inoltre, sono previsti a ogni gruppo di piani, delle uscite orizzontali che saranno ruotate per ogni gruppo di piani, per creare asimmetrie esterne per le uscite tramite pontili di attacco per le sfere in vetro di trasferimento nello spazio esterno.
Anche la facciata circolare, disposta sul perimetro esterno della pianta “tipo”, ha subito una metamorfosi rispetto ai primi studi fatti; infatti, nel disegno stralcio della pianta completa, le superfici della facciata sono pensate interamente in vetro, dove è già presente la volontà di muovere i prospetti, pensando tutto come effetto finale, la corteccia dell’albero. Molto probabilmente, in seguito, gli stessi disegni dei vetri dovranno necessariamente, trovare anche un nuovo disegno sulle linee orizzontali che attualmente non vengono affrontate, per ottenere un andamento naturale tale da non definire e marcare troppo i livelli della torre.
venerdì 3 gennaio 2014
Disegno e colore per l’ideazione di un grattacielo 5
Pianta stralcio "tipo" con le prime ipotesi residenziali.
Disegno a mano libera della sezione "tipo" (corte, illuminazione e areazione).
Schizzo prospettico delle facciate: Vista dall'esterno della zona giorno delle residenze.
Il blog, riparte in questo nuovo anno con un disegno
planimetrico di una pianta “tipo” dell’edificio verticale ad albero. La pianta stralcio,
inquadra due dei tre percorsi di uscita orizzontali da cui è possibile accedere
alle sfere o bolle di trasporto esterno. Tali percorsi sono radiali, con angolo
di 120 gradi e partono dal centro della pianta fino alle aree più ampie di
attesa con filtri vetrati. Idealmente, una serie di traiettorie, dal centro del
sistema individuano con l’incrocio i cerchi concentrici che delimitano le aree
abitative e i servizi sia verticali che orizzontali, fino alla fascia
perimetrale più esterna dove vengono individuate le verande e le zone giorno.
Sempre in queste aree, trovano spazio lateralmente i gusci con vetrate
attrezzate e vasche idromassaggi per il relax. Per garantire una illuminazione
e il ricambio dell’aria,nelle zone più interne in pianta, sono state disegnate
delle corti aperte su due lati, in modo sfalsato ai vari livelli, questo, per
evitare principalmente le introspezioni frontali, mentre per quelle provenienti
dai piani intermedi, sono state immaginate delle lame che si possono orientare
o chiudere completamente. Un percorso circolare, distribuisce gli appartamenti
e le aree comuni che si trovano ai vari piani. Sempre su questo percorso è
possibile trovare gli ascensori e le scale, spazi che serviranno per il passaggio degli
impianti tecnologici ecc..
Il disegno stralcio della sezione è stato rappresentato in
corrispondenza della corte interna per evidenziare il sistema di areazione e
illuminazione sopra detta, compreso l’introspezione. Un primo schizzo
intuitivo è stato disegnato con il punto
di vista dall’esterno, sulla zona giorno di affaccio degli appartamenti, dove
risulta visibile , l’idea di trattare i montanti e i traversi degli infissi in
modo irregolare a rappresentare idealmente le cortecce degli alberi che si
trovano nella natura.
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