“Disegno e colore per l’ideazione di un grattacielo (4)”
Il disegno assonometrico, come ho già più volte sostenuto è un
metodo di rappresentazione grafica tale da evidenziare e spiegare al meglio gli
spazi, che nel nostro caso specifico sono architettonici, specialmente quando si tratta di uno schizzo fatto a mano libera. Mi piacerebbe parlare a lungo del disegno e dei segni che uno schizzo può dare o comunicare. L’intensità
delle linee del disegno che a seconda della forza del segno, possono esprimere e trasferire oltre alle
idee, anche gli stati d’animo. Il disegno così rappresentato in questo schizzo,
cerca attraverso la sua forza espressiva di evidenziare e scoprire sempre di più
il progetto, attraverso i segni e il colore, il compito è di trovare un equilibrio
fatto di proporzioni che in questo caso, diremo spaziali o se preferite,
tridimensionali. Questo disegno rappresenta ancora una volta lo studio delle
facciate e della pelle esterna; cercando di trovare in esso, un rapporto sempre
più vicino all’idea iniziale del progetto. Infatti, rispetto agli schizzi precedenti,
mi sono riproposto di rivedere i concetti primari di impostazione del progetto,
legati alle strutture verticali e orizzontali del rivestimenti delle facciate. Abbiamo
quindi, delle colonne perimetrali che partono dal basso con sezioni che si riducono
gradualmente in altezza, seguendo traiettorie naturali atte a rappresentare le
cortecce degli alberi, legate tramite elementi secondari in senso trasversale o
inclinato seguendone l’andamento naturale. Anche la ripartizione dei telai e dei
vetri di chiusura, sono del tutto casuali da piano a piano dell’edificio, tali questi,
da imitare la macro costruzione della corteccia dell’albero stesso.