Disegni,disegni e disegni...

Disegni,disegni e disegni...
Antonio Saporito “e il disegno creativo a mano libera”

domenica 11 settembre 2011

Torre Crawford - Disegni di viaggio


18.08.2011
Ultimamente ho ricevuto per regalo, da alcune aziende, dei libretti da viaggio, per disegnare. Sembra tutto fatto a posta per me, in particolare, che amo tanto questa disciplina e che stranamente, oggi di moda. Io personalmente, questi piccoli quaderni, con la copertina nera e all’interno una carta molto bella per riportare solo frammenti di emozioni selezionate, ricordo che ero sempre alla ricerca per il loro acquisto, perché ero alla ricerca dei percorsi che precedentemente, i grandi maestri, avevano fatto prima di me. Quest’esercizio, lo ritengo sempre valido, ma comunque dedicato al viaggio o a brevi spostamenti in pieno relax. Durante le vacanze, al mare, ho iniziato uno di questi libretti che oggi pubblico uno, di una serie, realizzati durante questo breve periodo.
Di ciò, io sono soddisfatto dei risultati ottenuti dal punto di vista del rapporto con il disegno, che rimane l’aspetto fondamentale e che genera successivamente altre scoperte importanti.
Quel giorno, ci recammo con tutta la famiglia e mio fratello sacerdote che, tramite queste gite, ho avuto la possibilità di stargli vicino. Il caldo di quel giorno era intenso, ma gradevole anche perché, devo dire, quest’estate è stata particolarmente buona dal punto di vista ambientale, questo almeno in Calabria. Il posto, come potete vedere dalle foto è incantevole, ed io appena arrivato, ho sentito il bisogno di posizionarmi sopra gli scogli assolati e pungenti, con il mio libretto da viaggio e un astuccio contenente poche matite acquerellabili, sufficienti per il disegno. Un cappello per proteggermi da eventuali colpi di sole e poi via alla rappresentazione della torre, eretta nel 600, come torre di avvistamento per chi proveniva dal mare. Questa torre è particolare perché rispetto alle altre presenti sulla costa, sicuramente è tra quelle più conservate e ben progettate. La stessa, può sembrare difficile a credere oggi, ma è appartenuta ad una mia zia morta a 96 anni e mi raccontava da ragazzino, che vi erano, allora, anche le porte con le borchie e accessori degli infissi originali dell’epoca.
Il disegno è stato realizzato in meno di mezz’ora, è stata una bella esperienza e, come accade sempre quando si inizia un disegno dal vero, la tensione è altissima, soprattutto per impostare il disegno che si ha davanti nelle proporzioni e nelle giuste posizioni dei vari elementi del paesaggio. Poi, il resto scorre sempre più piacevolmente perché subentra un auto soddisfazione che ti gratifica per il risultato raggiunto, diversamente da quando accade per il disegno progettuale, dove le sensazioni che si provano, sono diverse.