Disegni,disegni e disegni...

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Antonio Saporito “e il disegno creativo a mano libera”

domenica 4 marzo 2012

Disegni di prospetti e prospettive di edifici


Disegno prospettico dell'ingresso principale




Disegno di studio per la facciata principale di accesso all'edificio





Schizzo prospettico della prima corte interna





Schizzo prospettico della seconda corte interna



Disegni di studio dei prospetti laterali e principale







Studi dei prospetti interni e sezioni



Disegni per l’architettura:
Anno 1999.



Questa progettazione fatta qualche anno fa, mette in risalto diversi aspetti della composizione a cui ci dedicavamo forse con più attenzione in modo particolare nei disegno dei prospetti degli edifici. Il tema del disegno delle facciate, rappresenta un passaggio molto caro e vicino alla composizione architettonica, oggi quasi sparito nelle nuove progettazioni. Sono cambiati, gli spazi e i volumi da rappresentare degli edifici, oggi attraverso l’uso dei computer possiamo sviluppare sia sul piano che nello spazio qualsiasi cosa senza limiti. Ciò non significa che non vanno rispettare i principi canonici impostati per l’architettura da sempre. Quello che è la plasticità di una facciata, deve continuare a esserci anche oggi anche se questa è diventata tridimensionale, infatti, la tridimensionalità per l’architettura è sempre esistita, con il tempo si sono perfezionati i metodi per rappresentarla, ma essa c’è sempre stata io credo sin dall’origine del mondo.
Distruggere questi principi, significa regredire invece che progredire, a volte ho l’impressione che stiamo tornando indietro.
Un prospetto di un edificio, continua ad essere tale anche se questo assume una forza plastica nello spazio, ciò non vuol dire che secondo un preciso punto di vista non dobbiamo riscontrare quei principi di proporzioni e rapporti tra pieni e vuoti e poi gli elementi rispettivamente dei vari ordini di facciata o superficie piana o curva che sia, attraverso l’uso dei materiali e altro, ma anche delle assenze di queste nel caso non ci fossero, esistono anche in taluni casi i principi sopra detti. Oggi, per molti tutto ciò non ha valore in quanto sostengono che in questo c’è la contemporaneità.
Questo non è assolutamente accettabile, oggi più che mai abbiamo bisogno di regolamentare questo genere di sviluppo soprattutto perché viviamo in un’epoca dove tutto si fa in tempi velocissimi grazie ai sistemi e tecnologie avanzate. Esse infatti, dovevano servire a creare nuove meraviglie e unicità ma che in realtà sono servite solo per speculazione e l’incapacità.