Disegni,disegni e disegni...

Disegni,disegni e disegni...
Antonio Saporito “e il disegno creativo a mano libera”

domenica 25 novembre 2012

Lo schizzo in architettura

Come viene spiegato in generale lo schizzo è un disegno che viene fatto di norma a mano libera e io aggiungerei, solamente a mano libera. Poi, troviamo anche le spiegazioni relative all’esecuzione e quindi agli strumenti e ai supporti con le rispettive tecniche che vengono utilizzate. Il disegno espresso sottoforma di schizzo viene utilizzato per rappresentare finalità molto diverse fra loro. Queste, vanno dal disegno e rilievo architettonico, al progetto in architettura o al disegno artistico, fino alle espressioni dell’arte più in generale. Per parlare del significato che ha per me lo schizzo, ho scelto un disegno di un progetto per un interno, eseguito recentemente per un privato. Ricordo in particolare di aver fatto questo schizzo “live”, davanti al cliente che voleva, attraverso uno schizzo, conoscere seppur di larga massima, come sarebbe venuto l’ambiente. La prova di fatto non era di quelle più semplici, a volte uno schizzo può essere determinante per l’affidamento di un incarico professionale. Quasi tutti i incarichi che in seguito si sono trasformati in lavoro, sono stati generati da uno schizzo. Gli schizzi in architettura, possono essere di vari livelli a seconda della portata del lavoro da realizzare. Oggi in particolare, lo schizzo è molto richiesto dai committenti che (lo preferiscono a un render), lo trovano più che sufficiente ai fini di capire l’idea. Poi ci sono schizzi che riguardano piccoli ambienti, come in questo caso dove bisognava far vedere, solo attraverso pochi segni, uno o più ambienti correlati tra loro. Come prima cosa, diventa importantissimo scegliere e capire il punto di vista che più di ogni altro riesce a far vedere gli spazi più interessanti dell’idea che abbiamo in mente. Una sola immagine dovrà spiegare in modo semplice come funziona e si distribuisce lo spazio. Poiché il tempo a disposizione è veramente poco, la concentrazione deve essere portata al massimo. Pochi segni dovranno essere sufficienti a rappresentare uno spazio, un elemento architettonico, un arredo o un oggetto. A volte sono sufficienti pochissime linee per identificare un elemento, uno stile sia in architettura che nell’arredo. Il colore sarà particolarmente importante, sia per dare al disegno maggiore completezza, che per rafforzare l’immagine dell’idea che vogliamo dare. Cinque o al massimo dieci sono i colori che basteranno per dare vita alla nostra scena, alcuni di essi li chiamerei di base e sono le classiche matite con le varie gradazioni rispetto alla loro durezza o morbidezza. Normalmente io utilizzo la (F) in generale per schizzi più elaborati, mentre la (B), per la sua fluidità risulta indispensabile per lo schizzo veloce. Gli altri colori di base che utilizzo per gli schizzi, sono i vari viola nelle diverse tonalità per dare ombra e profondità allo schizzo. Poi ci sono i gialli e altri colori primari che utilizzo per creare i contrasti. Lo schizzo, deve riuscire a dare quella emozione che attraverso pochi gesti, riesce a mettere insieme tutti gli elementi principali che identificano un determinato spazio in modo artistico.
Schizzo di un interno con soppalco, camino, scala, zona giorno e zona notte con bagno