Disegni,disegni e disegni...

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Antonio Saporito “e il disegno creativo a mano libera”

lunedì 28 giugno 2010

Opera d'arte dedicata a Angelo D'Arrigo



Anno2010: “CONCORSO PER LA REALIZZAZIONE DI UNA SCULTURA DA COLLOCARE IN AREA DI PERTINENZA DELL’AEROSTAZIONE DELL’AEROPORTO CIVILE DI CATANIA”.

TITOLO DELL’OPERA: “LE ALI DI ANGELO”

DESCRIZIONE DEL PROGETTO

L’opera progettata è posta al centro della spazio retrostante la facciata principale della nuova aerostazione che è interamente realizzata in vetro strutturale.
E’ costituita da un’ elemento principale formato da due ali, simboli di questo elemento di ispirazione che è il “volo” e dalle sfide ad esso collegate di un personaggio siciliano, che con le sue imprese a limite delle possibilità umane ha fatto sicuramente una parte di storia dell’aviazione in generale ma soprattutto di questa regione di cui lui era figlio ed in particolare della sua città in cui era nato (Catania).
Un personaggio affascinante che con la sua forza di grande coraggio sfidava la forza della gravità cercando la simbiosi con gli uccelli attraverso le più sofisticate tecniche per giungere a una “metamorfosi” progetto a cui lui credeva e a cui stava lavorando. Angelo D’Arrigo ha voluto dimostrare, partendo dall’ala leonardesca attraverso i suoi disegni originali, l’importanza delle tecnologie di oggi che se fossero appartenuti al grande maestro del cinquecento l’uomo ora sarebbe volato per il cielo da molto tempo.
Il mio approccio al tema è stato immediato, nel momento in cui ho cercato su Angelo D’Arrigo ho avuto l’ispirazione, da qui la scelta immediata di fare omaggio a questo grande uomo.
All’inizio della ricerca, mi sono interrogato sulle varie possibilità che il panorama artistico mette a disposizione per rappresentare la vita di un grande uomo come Angelo. La scelta di non fare una statua rappresentativa anche se da questa sono partito, ma di creare una situazione di presenza apparente giocando sul suo nome (Angelo).
Partendo quindi dal nome Angelo e poi l’angelo, ripercorrendo l’iconografia degli angeli raffigurati nella storia dell’arte attraverso le opere dei grandi maestri sono giunto ad un punto di grande essenzialità per l’interpretazione soprattutto delle ali di Angelo D’arrigo. Tutto verte sul nome dell’angelo dove il riferimento risulta immediato e che si arricchisce sempre più di significati nel momento in cui ci si avvicina a esso e al suo nome.

Il primo elemento è un basamento rettangolare sfalsato su i due lati corti, in acciaio inox satinato, posto a filo marciapiede esistente, che poggia sull’area a quota +5.12, e che rappresenta la vita di Angelo delle sue imprese compiute e ormai coperte dagli strati del tempo dove la faccia superiore del basamento rappresenta il luogo fisico e antropologico di raccolta degli sforzi compiuti da Angelo, e in particolare una sua celebre frase su essa riportata in rilievo, “Il volo sopra il mondo” e che la rimette in gioco nel momento in cui la forza espressiva transita nell’opera secondo un sistema a circuito chiuso rappresentato dallo stesso gesto formale e dalla stesso materiale utilizzato.

Il secondo elemento le “ali di angelo”si sviluppano in verticale, nello spazio soprastante fino ad un’altezza di 5 metri, entrambi di forma geometrica e in acciaio inox lucido a specchio (la sinergia tra ragione e tecnologia che presiede al fare di questo grande uomo), formando un unico gruppo scultoreo dell’opera.

Nello specifico il secondo rappresenta le ali degli angeli e che nel nostro caso quelli di Angelo le sue grandi sfide del volo, ovvero la storia delle sue imprese aviatorie fino a quando lui ci ha lasciato, queste ali uguali ma asimmetriche, espresse in una colonna a sezione quadrangolare in pianta e triangolare in alzato e “l’ala” che si uniscono in un unico corpo “le ali di Angelo”.
L’intera Opera, è rivestita in materiale tecnologicamente avanzato e di grande pregio (acciaio inox) che, applicato ad una creazione artistica, ne esalta la forma e la luminosità, come la qualità e la valenza comunicativa delle grani sfide compiute da Angelo D’Arrigo” che si proiettato verso il domani.

DESCRIZIONE TECNICA E DEI MATERIALI IMPIEGATI

La scultura ideata verrà realizzata per ogni faccia della sua vista da un unico lastrone di acciaio inox Aisi 316. Detto materiale opportunamente lavorato, assemblato e lucidato a specchio avrà un aspetto costante nel tempo tanto da definirlo eterno.

Lo spessore sarà per le parti poggiate di 1 centimetro e per la parte di appoggio ed in elevazione di 1,5 centimetri. Il tutto sarà costruito con scomposizione delle parti in n. 3 particolari che saranno: La base e n. 2 elementi superiori “le ali”.

Le fasi di lavorazione saranno: taglio plasma alta definizione di tutti i componenti, sbavatura e smussatura adeguata allo spessore per una corretta saldatura perimetrale e con inserimento interno di triangoli di giunzione, puntoni e tiranti.
Tutto questo per dare modo alla scultura di potersi dilatare in aria in base alle temperature esterne ed esposizione al sole.
Per l’irraggiamento solare, sarà prevista nella base di appoggio una grigliatura costituita da forature
nascoste in corrispondenza alle due basi e una in uscita alle estremità finali dei due elementi, in modo da creare raffreddamento automatico per passaggio interno di aria (effetto camino).

I tre componenti saranno tra di loro avvitati in modo invisibile creando l’effetto di un unico corpo. Per la resistenza al vento verranno applicati n. 4 barre inox, n. 1 per lato ancorate al suolo oppure verrà realizzato un piedistallo in cemento armato calcolato nel peso con inserimento interno di n. 4 piastre di acciaio filettate e forate sotto la scultura per il collegamento meccanico tra loro, oppure il basamento sarà zavorrato e calcolato dal punto di vista statico.
Antonio Saporito