Disegni,disegni e disegni...

Disegni,disegni e disegni...
Antonio Saporito “e il disegno creativo a mano libera”

sabato 19 marzo 2011

GLI ARCHITETTI MIEI MAESTRI




Anno 1996: sgabelli e sedie trasfomabili per introdurre i miei maestri a cui mi sento più vicino.


Ci sono maestri che noi oggi chiamiamo architetti e che hanno realizzato opere straordinarie in tutto il mondo, come l’acropoli di Atene con il suo Partenone, per citarne una per tutte.
Io personalmente mi considero un architetto che è stato coinvolto da questa professione da una forte vocazione che si è manifestata inizialmente come una forma puramente artistica e creativa.
Con gli studi artistici e della storia dell’arte, tutto diventava sempre più chiaro e interessante. Attraverso lo studio dell’arte e dell’architettura, il mio bagaglio culturale si è arricchito sempre di più ed è andato ad alimentare la mia mente come un carburante per andare avanti e scoprire nuove frontiere.
Sicuramente, l’arte Greca, con le sue testimonianze è stata fondamentale nel mio percorso artistico e non solo. Ricordo ancora oggi la sensazione che provai davanti all’acropoli di Atene sotto il sole di agosto nel 89’, con il blocco di disegno pronto a cogliere e fissare tramite acquerello le sensazioni che provavo e notare la differenza nell’essere lì fisicamente.
Ogni periodo della storia dell’arte e dell’architettura, porta il suo contributo all’evoluzione che ha avuto origine con l’arte Greca come momento di riferimento storico di massimo splendore.
Percorrendo la storia, troviamo un’altra tappa importantissima che è il Rinascimento come altro momento di grande elevazione. Nei secoli, successivamente troviamo la volontà di creare nuove esperienze nel campo architettonico e artistico che sfociano nei vari periodi, dal manierismo al barocco e così via.


Le Corbusier

Lo studio dell’arte e dell’architettura moderna mi ha fatto rivivere l’emozione che avevo provato con gli studi classici a cui ero molto legato. Mi rendevo conto che con l’arte moderna e l’architettura , incominciava un nuovo rinascimento che mi ha portato a conoscere attraverso le loro Opere i Grandi Maestri come Le Corbusier in primis e naturalmente gli artisti precedenti che hanno contribuito a questa rinascita.




Solo per citarne alcuni come Alvar Aalto, l’elenco sarebbe lungo ma questi sono quelli a cui sono più legato. La mia vera storia legata ai miei maestri comincia con Luis I. Kakn 1901/1970. Mi avvicinai alla sua Opera durante il periodo di studi universitari. Rimasi affascinato dal suo lavoro che spazia su tutti i campi dell’architettura e del design. Mi trovavo a Roma per gli studi, dove passavo molto tempo a studiare i resti dell’antica Roma, tramite continui disegni che facevo sul posto per comprendere meglio gli spazi architettonici del passato, che consideravo necessari e indispensabili per il mio futuro lavoro. Lo stesso Kahn, ancora prima di conoscere la sua Opera, aveva ritenuto necessario questo passaggio.


Alvar Aalto


Come dire con discrezione, vi erano tra noi, molte cose che ci accomunavano. Ricordo che preparai un esame di composizione architettonica ispirandomi alla sua Opera.



Luis I. Kakn





Tadao Ando

Tadao Ando, rappresenta il maestro naturale dopo avere conosciuto l’Opera di Luis I. Kahn, io ancora studente, rimasi colpito dal lavoro in atto di Ando, architetto giapponese.
Quello che per Kakn era stato solo l’inizio dell’essenza, per Tadao Ando invece era l’essenza.
Incominciai a studiare a fondo i suoi progetti di case unifamiliari in particolare e quelli per la collettività.
Inevitabilmente, Ando divenne il mio riferimento per la mia tesi di laurea in Architettura dove cominciai a sperimentare la possibilità di lavorare con grandi luci strutturali cercando di conservare l’essenza del silenzio nell’Opera architettonica.




Sempre in quegli anni, conobbi anche l’Opera dell’architetto Ticinese Mario Botta.
Anche lui, sicuramente attraverso il suo lavoro, fatto di grande attenzione soprattutto per l’uso nuovo del mattone e dei blocchi in cemento, ha rappresentato per me un passaggio importante.



Mario Botta





Zaha Hadid


Con l’inizio della professione, incontrai nella lista dei partecipanti al concorso per l’Opera House di Cardiff nel Galles, l’architetto Zaha Hadid, la quale risulterà vincitrice del concorso. Lei non era ancora molto conosciuta e io rimasi interessato tanto da conoscere meglio il suo lavoro. Lo stesso Bruno Zevi anticipava il successo di questo architetto anglo iracheno nella collana Universale di Architettura, “Gli Architetti” in Eleganze dissonanti.



Non per ultimi, il grande Maestro Charles R. Mackintosh e ...

Charles R. Mackintosh




... il mio affezionato Carlo Scarpa di cui dicono somigliare molto i miei schizzi.

Carlo Scarpa






Nato Frascà


Una parte fondamentale della mia più recente ricerca, la devo all’aver conosciuto personalmente l'Opera del Grande Maestro Nato Frascà.



Questi sono i miei principali Maestri a cui mi sono ispirato e che a loro volta gli stessi, si sono ispirati tra loro per il mio stesso motivo.